In una serie di tweet, la star WNBA Skylar Diggins-Smith ha denunciato la sua squadra, le Phoenix Mercury, accusandola di non averle permesso di sfruttare le strutture e la palestra dell’impianto di allenamento.
Diggins-Smith non ha giocato in questa stagione, in pausa per maternità, e nei suoi tweet di giovedì ha denunciato come le Mercury, a suo dire, abbiano ignorato la sua presenza e il fatto che fosse ancora a roster e sotto contratto, ad esempio non augurando alla giocatice buon compleanno (il 2 agosto) e soprattutto negando l’accesso alle strutture e ai servizi necessari per la preparazione.
“Quest’anno è come se non ci fossi, per loro, ed è OK. Non abbiamo più alcun rapporto se non il contratto. Non mi fanno neppure entrare al centro d’allenamento“, ha scritto su X “Nessun accesso a massaggiatori, chef, chiropratici, preparatori, nutrizionisti, cose cui tutte le altre giocatrici hanno accesso. In ogni caso io mi sento bene e sto tornando in forma“.
Skylar Diggins-Smith ha poi accennato ad alcuni problemi avuti durante la gravidanza, “Tutto era a posto finché ero via dalla squadra per ragioni personali. Ma quando ero lontana per complicazioni e perché avevo paura di perdere il mio bambino, e comunque fino a quel momento ero quella che giocava più minuti di tutte nella lega, ed ero pure incinta, si parlava di una trade? Nessuno aveva niente da dire allora…“. La giocatrice ex Dallas ha poi chiuso: “Sono comunque abituata a essere allontanata… ora almeno non posso passare per cattiva“.
Lo sfogo di Skylar Diggins-Smith è arrivato in risposta ad alcuni utenti su X, e dopo mesi di silenzio mediatico sulle sue condizioni atletiche e sul suo eventuale ritorno in campo. Le sue parole hanno rilanciato nella WNBA il tema del trattamento, contrattuale e professionale, delle atlete incinte e ferme per maternità, come già aveva fatto a gennaio Dearica Hamby, oggi alle LA Sparks e che aveva lasciato le Las Vegas Aces anche in polemica con la squadra e con coach Becky Hammon. Vicenda che dopo le verifiche della WNBA era costata a coach Hammon due partite di sospensione.
Le Phoenix Mercury non hanno per il momento commentato lo sfogo di Diggins-Smith, e si sono concentrate sulle celebrazioni del record di punti in carriera nella WNBA di Diana Taurasi. L’unico commento è arrivato da coach Nikki Blue, allenatrice ad interim della squadra: “Skylar è in maternità al momento, e come con tutte le atlete, ha il suo spazio, lasciamo loro il proprio spazio“.
Skylar Diggins-Smith aveva già saltato in precedenza una stagione WNBA per maternità, nel 2019 quando giocava a Dallas, e anche in quell’occasione la 6 volte All-Star aveva denunciato la pochissima assistenza ricevuta dal team anche dopo la nascita del primo figlio. Situazione che nel 2020 aveva portato all’addio con le Wings e il passaggio a Phoenix via sign and trade.
Diggins-Smith ha giocato lo scorso anno 30 partite a Phoenix, a 34 minuti di media con 19.7 punti e 5.5 assist a gara con 4.0 rimbalzi, e aveva saltato le ulte 6 partite di regular season e i playoffs per ragioni personali.