Le Los Angeles Sparks hanno una Liz Cambage in meno ma ancora la possibilità di qualificarsi ai playoffs WNBA, nonostante un record negativo e una stagione al di sotto delle aspettative, almeno si qui.
L’addio improvviso e dalle motivazioni sfaccettate di Cambage non è stato neppure il primo dell’annata a LA. Dopo 12 partite e appena 4 vittorie le Sparks avevano dato il benservito a Derek Fisher, allenatore e GM che era stato grande sponsor dell’arrivo della star australiana a LA, e la stagione era proseguita solo con miglioramenti marginali sotto coach Fred Williams.
Le Sparks hanno appena perso contro una grandissima Diana Taurasi e le Phoenix Mercury, per Nneka Ogwumike e compagne si è trattato del 16esimo KO stagionale a fronte di 12 vittorie. La leader e All-Star ha parlato del caso Cambage dopo il KO al Footprint Center: “Dobbiamo solo restare unite, è stato un altro ostacolo che dovremo capire come superare ma dobbiamo stare assieme. Conta solo questo, sin dall’inizio della stagione“.
Bene per le Sparks la sconfitta delle Atlanta Dream contro le Minnesota Lynx, che ha impedito (per ora) il sorpasso. Per LA si è però trattato della seconda sconfitta di fila, e il settimo posto in classifica è tutt’altro che blindato. Alle brutte notizie per coach Williams, che sta ha appena ritrovato Kristi Toliver dopo i problemi fisici, c’è stato l’infortunio della tiratrice Lexie Brown, che ha dovuto lasciare il campo per un problema alla caviglia dopo appena due minuti.
Le Los Angeles Sparks sono a rischio di saltare i playoffs per la prima volta dal 2011, l’ultimo titolo WNBA con Candace Parker e coach Brian Agler risale al 2016.