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Playoffs WNBA: le Wings crollano in gara 3, Aces di nuovo in finale

di Michele Gibin
aja wilson aces wings gara 3

Palle perse, difese fisiche, un finale punto a punto e la solita Chelsea Gray, e le Las Vegas Aces sopravvivono a gara 3 a Dallas contro le Wings e con la vittoria per 64-61 alla College Park Arena volano alle WNBA Finals per il secondo anno di fila.

Le Aces recuperano 8 punti di svantaggio (61-53) negli ultimi 5 minuti di partita, mettendo in gabbia l’attacco delle Wings che non riuscirà più a segnare un singolo punto. Chelsea Gray chiude con 15 punti, 6 rimbalzi, 4 assist e 5 palle perse, A’ja Wilson limitata a soli 10 tiri mette a referto una doppia doppia da 13 punti e 13 rimbalzi e Kelsey Plum e Jackie Young segnano 11 punti a testa.

Dall’altra parte, Dallas ha una concreta chance di allungare la serie a gara 4, per ben due volte si trova in vantaggio, di 7 punti alla fine del primo tempo, e poi nel finale prima del tracollo in attacco. Arike Ogunbowale segna 18 punti con tanti tiri e tanti errori (8 su 24 dal campo) compreso quello del potenziale pareggio a fil di sirena, Natasha Howard segna 15 punti con 8 rimbalzi ma all’appello manca l’apporto di Satou Sabally, che chiude con 2 su 15 dal campo per appena 5 punti.

11-0 il parziale con cui Las Vegas rimonta e si guadagna il secondo accesso alle finals di fila in attesa di conoscere l’avversaria tra Liberty e Sun. Anche con un attacco bloccato dalla tensione della partita e dalle botte sotto canestro tra il duo Teaira McCowan-Natasha Howard e A’ja Wilson e Kiah Stokes, le Aces hanno trovato il modo di vincere una partita giocata su un terreno meno usuale del consueto. Per la squadra di coach Becky Hammon 19 palle perse, massimo in stagione, e appena 6 su 19 al tiro da tre punti. Come in gara 2 Dallas vince a rimbalzo (41-39) ma manca sempre qualcosa.

Cosa? A’ja Wilson sotto canestro in difesa chiude la porta a Ogunbowale e Sabally, le Wings sono costrette anche nel finale a cercare la soluzione da tre punti ma le percentuali, già basse, crollano (6 su 28 dall’arco), McCowan chiude con 15 rimbalzi ma soli 5 tiri e sbaglia tanto in lunetta (un 2 su 6 pesante).

Una vittoria davvero sudata, grazie alla nostra difesa che ci ha permesso di resistere e di rimontare passo passo. Non è stata la partita più bella del mondo ma siamo soddisfatte“, ha detto coach Hammon Loro cercavano sempre di forzare la palla sotto canestro, è il loro gioco, e per noi si trattava di migliorare ancora in difesa rispetto al passato“. La coach ha poi definito la partita “orrenda” dal punto di vista estetico, “dovrebbe essere il miglior livello di basket WNBA, la gente non vuole vedere una partita ai 60 punti“.

A’ja Wilson ha sintetizzato così la partita: “Magari non fai canestro, ma di sicuro non lo fai fare alle altre”.

Arike Ogunbowale recrimina sugli ultimi 5 minuti delle sue Wings: “Non penso che abbiamo segnato un tiro in 5 minuti… l’ultima azione? Ho cercato di liberarmi ma non ci sono riuscita. Ma non saremo dovute arrivare a quel punto“. Prima del suo errore, era arrivato un tiro sbagliato da tre per il pareggio di Howard, Dallas aveva poi riconquistato il possesso dopo la lotta a rimbalzo.

Le Dallas Wings non arrivavano così lontano in post-season dal 2015, quando ancora giocavano a Tulsa, e con il nucleo della squadra ancora sotto contratto per la prossima stagione e i progressi di Satou Sabally, che sarà free agent e da confermare, i margini di miglioramento sono ancora estesi. Ogunbowale, Howard. McCowan, Crystal Dangerfield e Awak Kuier sono sotto contratto, e oltre a Sabally si attende la conferma anche per Diamond DeShields, che non ha giocato nel 2023 a causa di un infortunio.

La squadra ha fatto un lavoro incredibile, anche in questa serie” così coach Latricia Trammell che ha chiuso la sua prima stagione in panchina a Dallas “A volte le cose vanno, a volte meno ma ci siamo date una chance, eravamo in posizione. Siamo orgogliose di quanto fatto e a inizio stagione non ci davano neppure ai playoffs“.

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