Il GM dei Denver Nuggets, Tim Connelly, ha dichiarato di essere contro la cultura del tanking dicendo che perdere, insegna a perdere e quindi non è una strategia funzionale per una squadra in ricostruzione.
Il dirigente in un’intervista al Denver Post ha detto: “Non sono un grande fan di questo approccio, le sconfitte generano altre sconfitte.”
Dopo una stagione deludente, chiusa con soltanto 30 vittorie, i Nuggets hanno scelto di rifondare la squadra firmando Mike Miller, prolungando il contratto di Danilo Gallinari e Wilson Chandler e in più pescando dal draft di Mudiay, che sostituirà Ty Lawson (andato ai Rockets).
“Inoltre, penso che quando si hanno buoni giocatori giovani, che sono in procinto di avere il loro periodo migliore della carriera, come Gallinari e Chandler, e vogliono essere qui con contratti anche più bassi rispetto a quelli che potrebbe percepire da altre franchigie, mi sembra ovvio che non si può pensare di perdere” ha spiegato Connelly.
Senza un’altra scelta tra le primissime dei prossimi draft, sarà difficile avere una superstar. Mudiay potrà pure diventarlo, ma a quel punto Chandler e Gallinari sarebbero già sulla trentina. E’ quantomeno complicato che i Nuggets potranno competere per qualcosa di importante, nei prossimi anni, ma a proposito coach Malone ha detto: “Tim Connelly non mi ha scelto per avere il maggior numero di prime scelte ai draft, ma per cercare di rendere i Nuggets competitivi al più presto”.
Ad Ovest raggiungere i playoff non sembra una missione facile per Denver ma, ricalcando le parole di Connelly, quando in squadra ci sono Gallinari, Chandler, Faried e un campioncino classe 96 come Mudiay, non si può pensare al tanking.
Per Nbapassion.com
Giacomo Manini @GiacomoManini twitter