Stephen Curry ha riportato una distorsione ai legamenti del piede sinistro, dopo l’infortunio subito nella partita tra i suoi Warriors e i Boston Celtics, e resterà fuori a tempo indeterminato. Le sue condizioni verranno nel frattempo rivalutate tra due settimane.
La risonanza magnetica ha evidenziato la distorsione, ma gli altri esami avevano escluso fratture e problemi ulteriori, un “segnale positivo” per le condizioni di Steph a un mese dall’inizio dei playoffs.
Steph si è infortunato quanto Marcus Smart, tuffandosi su un pallone vagante sfuggito a Jayson Tatum, è finito sopra la gamba del numero 30 degli Warriors che si era a sua volta lanciato sulla palla. Golden State ha recuperato il possesso e in contropiede Klay Thompson ha subito un fallo dallo stesso Smart, ma tutta l’attenzione si è portata subito verso Curry.
Dal replay dell’azione si vede come il piede di Stephen Curry resti “sotto” al corpo di Smart e si pieghi in modo innaturale anche se per fortuna non eccessivo, verso l’interno. Il dolore ha però costretto Curry e gli Warriors a fermarsi dopo soli 14 minuti. Dopo la partita Steve Kerr se l’è presa con Marcus Smart per la sua giocata: “E’ stata un’azione pericolosa, Smart si è tuffato proprio contro Steph. Ho grande rispetto per lui, è un lottatore e un gran giocatore (…) ci siamo parlati dopo la partita ed è tutto OK tra noi. Solo penso che sia stata una giocata pericolosa“.
Dopo la gara, Smart aveva spiegato “di non aver visto Curry, io sono andato per la palla, è stata una giocata sfortunata. No, non sono un giocatore sporco e lo sanno tutti i miei colleghi. Ogni partita io do tutto quello che ho in campo. Kerr? Finché c’è il rispetto reciproco va tutto bene“.
Secondo ESPN, c’è “ottimismo” nell’ambiente Warriors sul fatto che Stephen Curry possa tornare in tempo per l’inizio dei playoffs (16 aprile 2022), ma verranno consultati altri specialisti nei prossimi giorni.
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