Che Dwyane Wade sia un elemento fondamentale dei Miami Heat, essendo il giocatore più rappresentativo che la franchigia abbia mai avuto è fuori da ogni discussione: 12 anni vissuti con una sola maglia, 3 titoli e tanti record sono soltanto gli esempi più banali che si possano fare per avvalorare tale tesi.
Eppure, molti tifosi non hanno apprezzato quanto accaduto nel mese di Maggio, quando il rapporto tra Wade e la dirigenza degli Heat sembrava ormai ai minimi storici. E’ partito così il tipico valzer di mercato con Lakers, Cavs, Knicks su tutti pronti a firmare la guardia 33enne. Rapporto che è stato poi ricucito grazie alle firme poste su un contratto annuale da 20 milioni di dollari.
Alcuni lo hanno definito egoista, altri bollito e non meritevole di tali cifre, ma la verità è che Wade ha sempre posto l’interesse dei Miami Heat prima di ogni cosa e, in un’intervista rilasciata al ‘Miami Herald’, ci ha tenuto a rimarcare ancora una volta il fatto di sentirsi un ‘Heat lifer’: “Ciò che è successo è stato semplicemente parte delle trattative. Il mio cuore come ho sempre detto è sempre stato qui, a Miami. Qui ho iniziato la mia carriera e qui voglio finirla. Fui molto felice di arrivare in questa organizzazione e quando tutto finirà vorrò rendere fieri tutti di avermi scelto con la 5a chiamata”.
C’è stato poi da chiarire anche un dettaglio che non è passato inosservato agli occhi della stampa e dei tifosi, ossia l’aver indossato una maglia dei New York Jets in un incontro di NFL dei Miami Dolphins: “Non capisco perché la gente debba mettere alla prova la mia fede e il mio amore verso Miami solo perché ho indossato una maglia diversa. Io sono parte integrante di questa comunità. Dal punto di vista cestistico, ho fatto tutto ciò che potevo per portare al successo questa città e continuerò a farlo. Il mio cuore è qui, il mio amore è qui. Non mettete in dubbio la mia leatà…”.
Caso chiuso, semmai fosse aperto. Per cui, tifosi degli Heat, non abbiate preoccupazioni: Dwyane Wade ha sempre dato tutto sé stesso per gli Heat e continuerà a farlo anche negli anni a venire.
Per NBAPassion,
Mario Tomaino (@Mariot_22 on Twitter)