I Los Angeles Lakers primi della classe ad Ovest sono a Chicago per sfidare i Bulls allo United Center, nella notte tra martedì e mercoledì. Per Anthony Davis, originario del South Side della metropoli dell’Illinois, ogni trasferta a Chicago è un ritorno a casa, in quella che lui stesso definisce la “Mecca” del basket USA.
Davis ha partecipato ad un incontro con dei giovani fan a Chicago, organizzato da Nike al suo vecchio liceo, la Perspectives Charter School. I Bulls (2-5) languono oggi in fondo alla classifica della Eastern Conference, la squadra di coach Jim Boylen fatica trovare un equilibro tra le tante guardie a disposizione, ed un attacco efficace basato su Zach LaVine e Lauri Markkanen, ed i giovani studenti hanno approfittato della situazione per “chiamare” AD verso casa.
As advertised. @AntDavis23's dominant play during the 5-game win streak earns him Western Conference Player of the Week. pic.twitter.com/PXz29d1VeZ
— Los Angeles Lakers (@Lakers) November 5, 2019
E Davis ha risposto: “Onestamente, giocare nella tua città è qualcosa che non ha prezzo. Insomma, l’anno prossimo sarò free agent, vedremo cosa accadrà“. Naturalmente, pare oggi uno scenario improbabile: Davis potrà uscire dal suo contratto in estate, e rinegoziare un accordo al super-massimo salariale con i Los Angeles Lakers, dopo aver smosso mari e monti per favorire la trade verso LA.
I Lakers 2019\20 sono costruiti sul duo James\Davis, e su contratti brevi di giocatori come Danny Green, JaVale McGee, Kentavious Caldwell-Pope e Dwight Howard, e l’obiettivo a Los Angeles è vincere subito. Dopo i trascorsi di New Orleans, Anthony Davis ha fatto riferimento più volte alla sua volontà di decidere per sé, senza fattori esterni.
E lo stato attuale dei Chicago Bulls non mette la squadra in prima fila tra le (del tutto ipotetiche) pretendenti al giocatore della settimana della Western Conference, nonostante la sua grande storia: “Chicago è la Mecca del basket. Da qui vengono alcuni dei più grandi di sempre… tutti parlano sempre di New York, ma la Storia è qui, su tutti i giocatori che ce l’hanno fatta ma anche per quei grandi atleti che non hanno mai giocato nella NBA“.

LeBron James ed Anthony Davis contro i Golden State Warriors
Davis che è cresciuto idolatrando Derrick Rose, il più giovane MVP della storia della NBA e come lui nativo della Windy City. La star dei Lakers parla di Rose come di un esempio: “Vederlo giocare con quella maglia, vincere il premio di MVP ed andare ai playoffs è stato qualcosa che non avremmo mai pensato fosse possibile per un ragazzo che venisse dalle nostre parti, e da certe situazioni. Rose ha dato speranza a tanti giocatori di basket e non solo, a Chicago. Il motivo per cui oggi riceve così tanto affetto è anche questo“.
Derrick Rose è tornato pochi giorni fa a Chicago da avversario, ricevendo dal pubblico dell United Center il consueto coro di “MVP, MVP”, Davis non ha mai giocato a Chicago, ma l’accoglienza che la sua città natale gli ha già riservato oggi, ancora prima di scendere in campo, è già da ricordare. A febbraio, l’All-star Game 2020 si giocherà proprio nella casa dei Bulls, e Davis sarà una delle stelle più brillanti, tra le tante.
Lakers star Anthony Davis on possibility of playing for hometown Chicago Bulls in future: “I mean, I am a free agent next year … but we will see.” pic.twitter.com/Y377w1AlAQ
— Eric Woodyard (@E_Woodyard) November 5, 2019