Da giocatori sottovalutati a protagonisti della risalita dei Boston Celtics: è questo il destino di Tyler Zeller, Isaiah Thomas e Luigi Datome, tre cestisti arrivati (tranne l’ex Suns) in sordina e che stanno dimostrando di potersi ritagliare spazi importanti in questa nuova avventura. Andiamo ad analizzare il terzo: Luigi Datome, sbarcato a Boston dopo una stagione e mezza a Detroit.
Luigi Datome, arrivato in NBA via Detroit, che dopo due stagioni senza vedere praticamente mai il campo nella Città dei Motori, si sta ritagliando spazi davvero importanti.
Dai 7 minuti del primo anno nel caos dei Pistons, è arrivato speranzoso all’avvio della nuova stagione sotto il comando di Van Gundy, senza che però le sue attese venissero esaudite, anzi…
Scende di minutaggio, finisce in D-League, stagione che sembra da dimenticare, critiche che piovono da tutte le parti, e possibilità di un ritorno in Europa che si avvicina o almeno sembra andare così….
Si trasferisce però nei Celtics, dove Brad Stevens gli rida la fiducia persa: 8 gare in campo dal suo arrivo, minutaggio che sale oltre la doppia cifra (11.9) e rendimento assicurato.
Nelle prime 6 gare scende in campo solo 1 volta con soli 3 minuti a disposizione, senza che riesce a lasciare il segno: poi qualcosa cambia e comincia ad inserirsi nel sistema Celtics.
Prima i 7 punti isolati contro i Cavaliers, quindi entra nelle rotazioni senza più uscirne: 10 punti in 9 minuti contro Orlando, 13 in 20 minuti contro Miami, 2 in 10 minuti contro Memphis, quindi 3 sia contro Orlando che contro Indiana, in 7 e 5 minuti, per chiudere con la gara di questa notte contro Philadelphia, in cui resta in campo per 20 minuti, facendo registrare 10 punti e 3 stoppate.
Il suo momento è arrivato e Gigi sta dimostrando finalmente a tutti di che pasta è fatto: nel finale di stagione di Boston la rivincita degli scontenti porterà i Celtics ai Playoffs?