La stagione di Enes Kanter è virata lo scorso 7 febbraio, quando i New York Knicks lo rilasciarono dopo tre mesi di stagione regolare passati in panchina, ed il turco fu libero di accordarsi con i Portland Trail Blazers.
Prima di quel momento, Kanter si era guadagnato i titoli delle pagine e dei siti sportivi per le sue prese di posizione politiche a distanza contro il governo turco. Pochi giorni prima della trasferta degli allora suoi Knicks a Londra per l’edizione 2019 di NBA London Game, Enes Kanter aveva annunciato che non sarebbe volato in Europa con i suoi compagni per timore di “rappresaglie” del governo turco, dichiarando addirittura “di temere per la propria vita”.
Le posizioni storicamente critiche di Kanter nei confronti del presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono costate all’ex giocatore degli Oklahoma City Thunder una condanna in contumacia in patria a 4 anni di reclusione. Nel 2017, le autorità turche avevano revocato a Kanter il passaporto, ed in patria la famiglia era stata costretta a disconoscerlo pubblicamente, in pieno clima di “repulisti” dopo il fallito golpe del 15 luglio 2016.
What a messed up country lead by #TurkishDictator @RTErdogan
Only Turkish player out here tonight, and the official @NBA for Turkey @NBAturkiye is censoring me. They dont show blazers games in Turkey. The government controls people,this a problem. How can official NBA allow this pic.twitter.com/Zvny0NwF8C— Enes Kanter (@EnesKanter) May 2, 2019
Enes Kanter, pubblico sostenitore di Fethullah Gulen – dissidente politico ed avversario di Erdogan, emigrato negli Stati Uniti e leader del Gulen Movement – è tornato a parlare della situazione di repressione politica nel suo paese natale dopo la vittoria di gara 2 dei suoi Trail Blazers contro i Denver Nuggets.
Kanter, che ha chiuso la sua gara con 15 punti, 9 rimbalzi e due stoppate in 32 minuti di gioco, ha fatto notare dopo la partita come l’account Twitter ufficiale NBA turco rimuova sistematicamente ogni riferimento al suo nome dai report delle partite dei Blazers.
“Che Paese è diventato la Turchia” Scrive Enes Kanter su Twitter “Sono l’unico giocatore turco in campo e l’account ufficiale NBA turco mi censura, le partite dei Blazers non vengono trasmesse in TV in Turchia, il governo controlla la vita delle persone… come può la NBA permettere che una cosa del genere accada?“.
La NBPA (associazione giocatori NBA) ha espresso il proprio supporto pubblico a Kanter: “LA NBPA appoggia l’uso da parte dei giocatori delle piattaforme social per far sentire la propria voce ed esprimere le proprie opinioni e principi. Supportiamo Enes e lavoreremo per far si che possa essere trattato con rispetto ed equità“. Il giocatore turco ha ricevuto le scuse ufficiali della NBA, e personali del Commissioner Adam Silver, per il “temporaneo” oscuramento del suo nome sugli account ufficiali turchi, scuse accettate da parte di Kanter.
I wish I could go back to Turkey to see Family ?
But I chose to support Democracy, Freedom and Human rights,
I am grateful for most Americans supporting that right. @nuggets take control of your fans.
This is hurtful ?
Be grateful for the Democracy and Freedom we have here. https://t.co/SMGu9j3qc4— Enes Kanter (@EnesKanter) May 2, 2019