Le voci sul ritorno della NBA a Seattle, con un nuovo team dopo i Seattle Supersonics, per il momento si placano. A riportare la notizia è Bill Simmons, nel suo podcast per The Ringer, il quale ha dichiarato: “Non c’è verità in queste notizie”. L’espansione della NBA, con due nuove franchigie situate a Seattle e a Las Vegas, per il momento non è nei piani del board NBA. Un aiuto per l’insediamento a Las Vegas, sarebbe potuto arrivare anche dalla star dei Los Angeles Lakers LeBron James, socio di minoranza di Fenway Sports Group.
La città del Nevada ha già i Golden Knights nella NHL e i Raiders della NFL si sono trasferiti lì da Oakland a partire dalla stagione 2020. Anche il gioco d’azzardo è diventato una parte più importante dell’ambiente sportivo generale e Las Vegas sarebbe una destinazione suggestiva per i fan della NBA. Las Vegas, però, non ha la stessa storia di Seattle dal punto di vista cestistico. E’ impossibile dimenticare i SuperSonics, che hanno giocato a Seattle dal 1967 al 2008, vincendo il campionato nel 1979 e raggiungendo le finali NBA nel 1996 con Gary Payton e Shawn Kemp, per poi perdere contro i Chicago Bulls di Michael Jordan.
La franchigia si è trasferita a Oklahoma City, cambiando il nome in quelli che tutti noi conosciamo come Oklahoma City Thunder. Lo spostamento è stato un momento particolarmente doloroso per i fan di Seattle considerando che il trasferimento è avvenuto all’inizio dell’era di Kevin Durant e Russell Westbrook, la coppia che ha aiutato i Thunder ad avanzare alle finali NBA del 2012 e ha raggiunto altre tre finali della Western Conference, prima di prendere ognuno strade diverse.
L’attuale sindaco di Seattle Bruce Harrell ha fatto eco a quei sentimenti quando ha detto: “Le probabilità sono alte. Siamo molto intenzionali al riguardo. Inseguo le voci e inseguo le persone reali in grado di farlo accadere. Sono positivo per la nostra opportunità”.