In seguito ad un voto unanime presso il consiglio di amministrazione della NBA, gli Utah Jazz cambiano ufficialmente la guida societaria. Ryan Smith, assieme a sua moglie, diventano proprietari di maggioranza e seguono a Gail Miller e la sua famiglia. Dopo trentacinque anni, si è giunti ad un accordo per introdurre una nuova atmosfera di cambiamento. Ryan Smith è cofondatore dell’azienda hi-tech Qualtrics, leader nel settore di creazione di esperienze relative a impiegati, clienti, prodotto e brand. Essa detiene una delle sue sedi principali proprio a Utah, e serve più di 11 mila brand tra i più noti e famosi al mondo. La creazione di questo colosso ha permesso a Ryan Smith di dominare il proprio settore. Ed ora, trasferirà le sue competenze manageriali e innovative alla guida della franchigia di Salt Lake City.
L’accordo è stato finalizzato nel corso dell’estate, in seguito ad un ripensamento da parte di Gail Miller. Quest’ultimo si era mostrato fermamente restio a procedere con successo verso la nuova acquisizione. La fumata bianca è poi arrivata ed ha sancito un accordo per 1.66 miliardi di dollari. All’interno del pacchetto rientra anche la proprietà della Vivint Arena, della squadra satellite in G-League e la direzione dei Salt Lake City Bees, una squadra satellite di baseball. Come riportato da Tim MacMahon di ESPN, Ryan Smith ha dichiarato che prima dei Jazz, si era trovato molto vicino ad acquistare i Minnesota Timberwolves. La trattativa è stata fermamente bloccata da sua moglie. “Mi disse, siamo tifosi dei Jazz, lo sai questo. Io non mi muoverò da qui. Probabilmente ero attratto dal potenziale business dell’affare, ma non era la scelta più saggia.”
Come Ryan Smith ha conquistato gli Utah Jazz
La scintilla scoppiata tra Ryan Smith e gli Utah Jazz non è affatto improvvisa. Lui e sua moglie sono da sempre dei fan della squadra e presenziano molto spesso alle gare. Inoltre, Ryan Smith è da anni un partner commerciale e sociale estremamente importante per la franchigia. Tra le sue più note attività c’è la fondazione di “5 For The Fight”. Si tratta di una campagna pioneristica nella lotta al cancro che finanzia le cure più rivoluzionarie in questo ambito. Dal 2017 il logo di questa società figura nella divisa degli Utah Jazz e ha raccolto più di 26 milioni di dollari destinati alla ricerca scientifica. Un ammirevole progetto a cui ora segue la guida degli Utah Jazz, ed un impegno da onorare verso tutta la comunità.
“Adam Silver mi ha confidato che è raro, molto raro, riuscire ad ottenere la guida di una franchigia. Nessuno riesce a portare via la squadra dalle loro mani (dei proprietari, ndr). Perciò per me, avere l’opportunità di aprire un nuovo capitolo è assolutamente unico. Ma intimorisce anche un po’. Sento la responsabilità di portare avanti l’eredità che la famiglia di Gail Miller ha lasciato. Sarà una gestione negli interessi e nel bene della comunità dello Utah. Sono molto ottimista, e so che faremo bene qui a Utah.” Così Ryan Smith ha espresso tutta la sua fiducia riguardo la responsabilità di condurre una franchigia NBA. Detto questo, ha manifestato anche tutta la sua volontà di imparare le pratiche abilità riguardanti la pallacanestro. Per fare ciò, si affiderà al vicepresidente Dennis Lindsey, il general manager Justin Zanik, e coach Quin Snyder.
L’apprezzamento di Adam Silver e l’avvio delle operazioni
Il numero uno della NBA ha speso parole onorevoli verso la nuova proprietà degli Utah Jazz. L’inserimento di un imprenditore hi-tech di successo come Ryan Smith sarà una spinta propulsiva per la franchigia, e un potenziale modello per le altre ventinove. “Ryan Smith è un innovatore, un leader devoto alla comunità, e sarà una fantastica aggiunta per la lega. Con questa operazione ha dimostrato il suo pieno impegno come primo tifoso degli Utah Jazz e siamo sicuri che porterà quella passione alla guida del team.” La consapevolezza riguardante la preziosità dell’ingresso di Ryan Smith nella NBA viene anche sottolineata da Mark Cuban. Tim MacMahon riporta che il proprietario dei Dallas Mavericks si è detto arrabbiato, perché sarà un grande direttore per gli Utah Jazz. Una sana competizione che contribuirà al progresso della lega, soprattutto per quelle destinazioni non considerate attraenti. Nella NBA, le stelle non sono solo sul campo, ma anche dietro una scrivania.
Ryan Smith intenderà trasferire le qualità del lavoro della sua azienda nella gestione dell’esperienza dei fan all’interno dell’arena. Gli Utah Jazz saranno una delle sette squadre che potranno permettere l’entrata di un numero limitato di spettatori per l’inizio della stagione 2020/21. Come proprietario di maggioranza, Ryan Smith avrà la facoltà decisionale riguardante ogni aspetto della gestione degli Utah Jazz. Seppur si percepisca la formalità e complessità della posizione, non intende in alcun modo modificare il suo approccio. “Molto spesso, quando si verifica questo passaggio, è difficile divertirsi come quando sei un tifoso. Ma uno dei miei impegni sarà quello di non cambiare. Mi divertirò.” La squadra allenata da Quin Snyder ha chiuso la pre-season con un record di tre vittorie e zero sconfitte. Nelle mani di Ryan Smith c’è un gioiello interessante, che vuole tornare a splendere fortemente.