La post season dei Toronto Raptors si è conclusa malamente, con l’eliminazione al primo turno ad opera dei Washington Wizards di uno spumeggiante Paul Pierce, che si sbarazzano di DeRozan e compagni in sole quattro gare. Dopo l’eliminazione prematura dai playoff, nonostante le ottime impressioni destate da tutto il roster durante la regular season 2015, per molti è stato facile pensare ad un licenziamento imminente dell’head-coach dei Raptors, Dwayne Casey, ma così non è stato.
A questo proposito, ha parlato proprio il capo allenatore dei canadesi, che ha lasciato trapelare un senso di sicurezza innata dalle sue dichiarazioni rilasciate martedì a Sportsnet 590 FAN: “Non ero preoccupato per il mio lavoro, non lo sono mai stato e non lo sarò mai. Masai Ujiri ha tutto il diritto di guardare all’intera organizzazione, come lo staff tecnico, e valutare tutto quello che abbiamo fatto a livello di staff e come una squadra, ma credo che, se diamo uno sguardo onesto a tutto ciò e ricordiamo da dove veniamo e valutiamo come il processo di crescita sta andando, ci stiamo muovendo nella giusta direzione. “.
Dopo lo sweep incassato dai Raptors, è evidente che i soli Ross e DeRozan con Valanciunas non sono sufficienti a trascinare la franchigia di Toronto anche in post season e nei momenti difficili, dunque la dirigenza dovrà guardare a come muoversi sul mercato, con l’obbiettivo di raggiungere magari un grosso nome che possa ricoprire lo spot di PF o ancora lo spot di PG, che sono per ora i punti nevralgici del roster a disposizione di Casey. A livello salariale, i Raptors hanno nove contratti garantiti e nessuna opzione da gestire, per un totale di 48 milioni di dollari, il che concede alla dirigenza lo spazio di manovra per tentare un colpo anche dalla free agency. Il contratto più alto, che ammonta a 12 milioni di dollari netti, è quello di Kyle Lowry, seguito da quello da 9.5 milioni di dollari di DeMar DeRozan. Greivis Vasquez e Patrick Patterson hanno entrambi un contratto al di poco superiore ai sei milioni di dollari, mentre tutti gli altri contratti sono al di sotto dei cinque milioni di dollari.
Spetterà dunque alla dirigenza, in particolare al GM Ujiri, trovare il bandolo della matassa ed evitare di conseguenza un altra debacle ai prossimi playoff. Per Toronto sarebbe importante portare un nome di rilievo in Canada, così da poter gestire al meglio anche la player option di DeRozan nel 2016/17.
Per NBA Passion,
Gabriel Greotti (@GabrielGreotti on Twitter)