A Stephen Curry è stato chiesto, durante una puntata di Dubs Talk, quale fosse il suo tiro da tre più iconico.
Delle quasi 4.000 triple realizzate durante la sua carriera, che un giorno lo faranno entrare nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, ce n’è una che spicca su tutti. Ed è stata realizzata con la maglia della Nazionale. Quale?
Ma il suo “Golden Dagger” contro la Francia. Ovvio!
E lo stesso Curry dice che il suo ottavo e ultimo tiro nella finale olimpica 2024 è il più bello tra tutti quelli che ha realizzato nella sua brillante carriera.
“Il Golden Dagger” ha detto, senza esitazione. “È il migliore per molte ragioni, perché è il simbolo di una partita, la partita per la medaglia d’oro”.
Curry ha realizzato ben 9 tiri su 14 da dietro l’arco per guidare gli Stati Uniti al trionfo (95-91) contro la Serbia, in semifinale.
Poi ne ha messi altri 7 tiri contro la Francia. Di questi, 4 sono stati segnati negli ultimi 3 minuti di gioco, senza sbagliare un colpo.
Lo straordinario “Golden Dagger” è invece arrivato nonostante Nicolas Batum ed Evan Fournier si siano buttati su di lui per bloccarlo, e anche se LeBron James e Kevin Durant erano liberi dall’altra parte del campo.
“È stata la fine di una serie di 4 triple che per me è ancora molto surreale” ha detto il numero 30 dei Golden State Warriors. “In questa fase della mia carriera, il fatto che non avessi mai giocato alle Olimpiadi prima d’ora. C’era così tanta eccitazione in me già solo per il fatto di far parte del Team USA. Per me è stato pazzesco vivere un momento come quello”.
E, infatti, tutto il mondo è sembrato fermarsi mentre tutti cercavano di comprendere ciò a cui avevano appena assistito, ovvero la realizzazione del più significativo tiro da tre di quello che è il più grande tiratore di tutti i tempi.
Curry è sempre stato un tiratore straordinario, fin dai tempi del liceo a Charlotte Christian e poi dell’NCAA al Davidson College.
Ma nell’ambito del basket “internazionale”, le sue prestazioni a Parigi sono stati indiscutibilmente i suoi momenti migliori con la maglia della Nazionale statunitense. Anche più del famoso “Double Bang”, segnato in una partita poi vinta dagli Warriors contro gli Oklahoma City Thunder per 121-118. Anche se il tiro a OKC era più difficile.
“Dal punto di vista di un tiratore, credo che il tiro di OKC sia stato un po’ più difficile perché era un po’ più profondo” ha detto. “E, onestamente, in entrambi i casi non ho avuto alcun pensiero in testa: bastava arrivare al punto in cui ci si trovava e tirare. Due occasioni iconiche. Ma è del Golden Dagger che i tifosi parleranno negli anni a venire. Di questo sono sicuro”.