TRA GIOCATORE E DIRIGENTE
Dovessimo prendere una delle critiche più mosse a LeBron James, questa sarebbe quella di essersi sempre immischiato nelle scelte societarie.
Ovviamente, non si sta dicendo che ogni intervento di LeBron minasse al bene della squadra, ma piuttosto minasse al suo status di giocatore NBA.
Bene: oggi sembra che alla stella NBA venga mossa la critica opposta, ovvero quella di esser rimasto, fino ad ora, troppo al di fuori degli affari societari di questa Free-Agency.
I Cleveland Cavaliers attualmente non sono riusciti a trovare un sostituto a David Griffin; infatti l’ufficio frontale che sta lavorando a questa Free-Agency è composto dal proprietario Dan Gilbert e dal direttore generale Koby Altman.
I due dirigenti, nonostante la loro professionalità, stanno mostrando di non riuscire a muoversi in maniera fluida nella giungla nera della Free-Agency, lasciandosi scappare colpi interessanti di mercato.
Ovviamente il blocco è dovuto anche alla situazione salariale in casa Cavs, che senza nessuna partenza non permetterá di accogliere nessuno.
IL 2018 SARA’ L’ANNO DELLE SCELTE
Fonti della lega suggeriscono che il silenzio di LeBron James sia dovuto a due principali motivazioni.
La prima fa riferimento alla situazione societaria dei Cavaliers, non molto felice, visto il blocco che stanno vivendo.
La seconda, invece, riguarda il futuro del giocatore attualmente più forte sui pitturati NBA, che nel 2018 diventerà Free-Agent.
Sembra infatti che LeBron James non voglia entrare nel merito del commercio Cavs, anche perché potrebbe avere già un’idea del suo futuro negli anni prossimi.
Ora comunque rimane ancora 1 anno di contratto a LeBron James con i suoi Cleveland Cavaliers, che cercherà di portare alla vittoria sicuramente, e non è detto che questo silenzio del King non possa fare rumore in futuro con qualche colpo a sorpresa, che salverebbe nuovamente l’Ohio State.