Uno dei passaggi più significativi del quinto episodio di The Last Dance ha ripercorso la storia delle trattative tra l’allora rookie Michael Jordan e Nike, l’azienda di sportswear che avrebbe poi finito per legare indissolubilmente il suo nome ed il suo “baffo” al futuro “Air” Jordan fondando uno dei brand più riconoscibili al mondo.
Nel 1984, Jordan si ritrovò a dover scegliere tra le aziende che gli proponevano un contratto di fornitura: oltre a Nike, si fecero avanti anche Adidas e Converse, all’epoca uno dei brand più popolari tra i giocatori NBA e già marchio di Larry Bird e Magic Johnson. Il primo pensiero di Jordan fu quello di firmare per Adidas, come confermato 26 anni più tardi da MJ nell’episodio: “Se c’era un brand con cui avrei preferito firmare? Si, ed era Adidas!“. Ciò che fece infine pendere la bilancia verso Nike furono l’intervento di David Falk, potente agente di Jordan, e di mamma Deloris.
La storia di Nike e Jordan: Mike preferiva Adidas!
Come spiegato nell’episodio, durante la trattativa Adidas disse a Falk che non avrebbero potuto fornire immediatamente alla giovane star dei Bulls un modello personalizzato, “signature”, di sneakers: “Adidas aveva dei problemi all’epoca, mi dissero: vorremmo davvero avere Jordan con noi, ma ora non siamo in grado di produrre una scarpa per lui. Io volevo che Mike (Jordan, ndr) firmasse per Nike, erano la scelta più giusta“.
Anche Converse declinò la possibilità di vestire il giovane Jordan, già impegnata con i grandi campioni dell’epoca come Magic, Larry Bird e naturalmente Julius Erving, l’atleta NBA griffato Converse per eccellenza. “Loro avevano con sé già grandi giocatori, mi dissero che non mi avrebbero visto davanti a loro. E per me allora fu OK così“, Jordan rivela. “Nike? Negli anni 80 erano famosi per le loro scarpe da corsa, Jordan all’inizio non voleva saperne di loro“, così Howard White di Nike.
Jordan non voleva essere presente ad alcuna delle trattative con le aziende, delegando a David Falk gli affari e come spesso nella sua vita chiedendo consiglio ai genitori, ed in questo caso alla signora Deloris. La madre, pregata da Falk, convinse infine il figlio ad andare al campus Nike a Beaverton, Oregon. L’azienda offrì a Jordan il suo primo contratto da professionista, 250mila dollari, e nel 1985 il primo e storico modello di “Air Jordan” debuttò con grande successo.
Una partnership, quella tra Michael Jordan e Nike, che mise da subito la giovane star dei Bulls sotto una luce diversa dalle altre star NBA. Da rookie, Jordan si presentò ad esempio al suo primo All-Star Game e fu vittima di una sorta di battesimo del fuoco da parte dei veterani, che in una partita passata alla storia come “freeze-out” scelsero di non coinvolgere Jordan nel gioco evitando di passargli il pallone.