La free agency NBA è uno dei momenti più entusiasmanti per gli appassionati di basket USA, il periodo in cui le squadre possono ingaggiare e acquisire nuovi giocatori, e i giocatori stessi possono esplorare nuove opportunità e negoziare nuovi contratti. La free agency NBA è complessa e sfaccettata, con molte regole e tempistiche diverse che team e giocatori devono osservare.
La free agency nella NBA inizia il 1 luglio, dopo la conclusione delle finali NBA. Durante questo periodo, squadre e giocatori sono liberi di negoziare e firmare nuovi contratti. I giocatori che hanno completato il loro contratto con una squadra o sono in scadenza, sono considerati free agent e sono liberi di firmare con qualsiasi squadra che abbia lo spazio salariale sufficiente per soddisfare le loro richieste.
Esistono due tipi di free agent nella NBA: restricted e unrestricted. I free agent senza restrizioni (unrestricted) sono liberi di firmare con qualsiasi squadra senza “paletti”, mentre i free agent con restrizioni (restricted) possono ricevere offerte da altre squadre, ma la loro squadra attuale ha il diritto di pareggiare tale offerta entro un certo limite temporale (48 ore) e trattenere il giocatore.
Cosa sono i Bird rights NBA e a cosa servono
Ovviamente, ogni squadra ha la possibilità di rimettere sotto contratto un proprio giocatore quando questo diventa free agent, e le regole salariali NBA garantiscono ai team uno strumento che dovrebbe rendere più vantaggioso sia per la squadra che per il giocatore rifimare. i Bird rights, ovvero i “diritti Bird”.
I Bird rights sono una serie di regole che consentono alle squadre di superare il tetto salariale per firmare nuovamente i propri giocatori. La “Larry Bird Exception” (dal nome dell’ex giocatore dei Boston Celtics) è una clausola del Collective Bargaining Agreement (CBA) NBA che consente alle squadre di firmare nuovamente i propri giocatori senza dover utilizzare lo spazio salariale. La regola è progettata per aiutare le squadre a mantenere i propri giocatori. I Bird rights si applicano ai giocatori che hanno giocato per la stessa squadra per tre o più stagioni consecutive, e vengono “ceduti” assieme ai giocatori in caso di trade. Tramite i Bird rights, la squadra può firmare nuovamente un giocatore a una nuova cifra, indipendentemente dal tetto salariale. Ciò significa che le squadre possono offrire più soldi e contratti più lunghi ai giocatori con i Bird rights rispetto ad altri free agent. La regola si applica sia ai restricted free agent che a quelli senza restrizioni, il che significa che le squadre possono mantenere i propri giocatori anche se questi ricevono offerte da altre squadre.
Se un giocatore con i Bird rights riceve un’offerta da un’altra squadra, la sua squadra attuale ha il diritto di pareggiarla e trattenere il giocatore. I “diritti Bird” si applicano anche ai giocatori che sono stati scambiati, a condizione che abbiano giocato per la nuova squadra per almeno un anno. Inoltre, le squadre possono utilizzare i Bird rights per le estensioni di contratto dei giocatori eleggibili a roster, il che consente loro di bloccare un giocatore per un periodo di tempo più lungo. I Bird rights sono un aspetto importante della struttura economica della NBA e hanno un impatto significativo sulla competitività e sull’equilibrio della lega.
In sintesi, i Bird rights NBA sono un insieme di regole che consentono alle squadre di firmare nuovamente i propri giocatori anche se queste non avrebbero lo spazio salariale sufficiente, e se col nuovo contratto sforerebbero il tetto salariale. Questi diritti sono molto importanti per mantenere una continuità all’interno delle squadre e avere un vantaggio nel mondo competitivo della NBA.
Sign and trade NBA
Nella NBA, una sign and trade è una transazione che consente a una squadra di mettere di nuovo sotto contratto un free agent e poi scambiarlo subito con un’altra squadra. Questo tipo di trade è un modo per le squadre di acquisire giocatori che altrimenti non sarebbero in grado di firmare, e per i giocatori di firmare con una squadra che potrebbe non avere lo spazio salariale per farlo. Le sign and trade sono diventate negli ultimi anni una parte significativa del periodo di free agency NBA e sono stati utilizzati dalle squadre per acquisire giocatori chiave e migliorare i propri roster. Nel 2019 ad esempio, i Brooklyn Nets acquisirono Kevin Durant dai Golden State Warriors via sign and trade.
Come funziona una sign and trade? Il processo inizia con il giocatore e la squadra che si accordano per un nuovo contratto, “su commissione” della squadra che lo riceverà. Una volta firmato il contratto, il giocatore viene ceduto alla nuova squadra, insieme a tutti gli asset (altri giocatori-contratti e\o scelte future al draft, e somme di denaro) necessari per completare la trade.
Per poter procedere a una sign-and-trade, il giocatore deve essere free agent e la squadra deve possedere i suoi Bird rights. Ciò significa che il giocatore deve aver giocato per la stessa squadra per tre o più stagioni consecutive, oppure la squadra deve averne acquisito i diritti in precedenza via trade. Una volta che il giocatore ha firmato il nuovo contratto, la squadra può scambiarlo con qualsiasi altra squadra NBA.
La free agency NBA in sintesi
Le squadre possono dunque utilizzare il proprio spazio salariale per firmare i free agent. Il tetto salariale o salary cap è un limite massimo che limita la quantità di soldi che le squadre possono spendere per gli stipendi dei giocatori, e le squadre che superano tale limite sono obbligate a pagare una tassa di lusso, la luxury tax, che è progressiva per ogni dollaro oltre il limite di spesa. Il tetto salariale si basa su una percentuale delle entrate della lega ed è determinato dal contratto di contrattazione collettiva (Collective Bargain Agreement o CBA) NBA tra la lega e il sindacato dei giocatori (NBPA).
Il periodo di free agency è anche il momento in cui le squadre possono fare scambi per acquisire nuovi giocatori o muovere i propri giocatori e annessi contratti. Le trade nella NBA sono soggette alle stesse regole del tetto salariale della free agency e l’ammontare dei contratti dei giocatori scambiati deve compensarsi. La trade deadline per effettuare gli scambi nella NBA è in genere a febbraio, la prima finestra utile per cedere via trade i giocatori che hanno firmato come free agent durante la off-season si apre il 15 dicembre, fino a quel momento le squadre non possono scambiare via trade i giocatori che hanno messo sotto contratto come free agent.
Il periodo di free agency è un momento entusiasmante per gli appassionati di basket, il periodo che consente alle squadre di migliorare il proprio roster in vista della nuova stagione.