Dopo aver disputato diciannove partite stagionali, gli Houston Rockets hanno un record di 13 vittorie e 6 sconfitte e occupano attualmente il quinto posto nella Western Conference, a pari merito coi Dallas Mavericks quarti e con due partite in meno dei Los Angeles Clippers terzi (15-6). Oltre al solito James Harden, che viaggia a 38.9 punti di media per partita (nessuno come lui dal 1962-1963) e a un Russell Westbrook che si sta adattando sempre di più al nuovo contesto, stanno dicendo la loro anche gli innesti firmati la scorsa estate, tra rinnovi e occasioni trovate a prezzo di saldo sul mercato dei free agents.
Tra questi, spicca Ben McLemore, giocatore che pareva essersi perso per strada negli ultimi anni. Dopo quattro stagioni tutto sommato positive con la maglia dei Sacramento Kings (9.3 punti di media col 42% dal campo e il 35% da dietro l’arco in 293 presenze dal 2013 al 2017) e dei Memphis Grizzlies (7.5 punti di media col 42% al tiro e il 35% da tre in 56 gare nel 2017-2018), infatti, il classe ’93, selezionato con la settima scelta assoluta al Draft 2013, ha vissuto la stagione più difficile della sua carriera lo scorso anno: tornato a Sacramento, non era riuscito a ripetersi, totalizzando appena 19 apparizioni sul parquet con poco più di 8′ per partita.
La scorsa estate, Daryl Morey ha deciso di scommettere su di lui per rinforzare la second unit dei suoi Houston Rockets, mettendolo sotto contratto con un biennale parzialmente garantito. Il general manager dei texani spesso e volentieri ci vede lungo in queste situazioni e anche stavolta pare aver avuto ragione. L’inizio di stagione di McLemore agli ordini di coach Mike D’Antoni, infatti, ha sorpreso tutti, anche e soprattutto perché per un giocatore reduce da una stagione travagliata a causa di un infortunio non è mai semplice ritrovare in breve tempo il ritmo ideale.
L’impatto pazzesco di McLemore in quintetto
Ben McLemore as a #Rockets starter: 17.4 points, 5.4 rebounds in 31.6 minutes
Shoots 47.5% overall, 40% on three-pointers, 66.5 TS%Ben McLemore as a reserve: 4.9 points, 1.4 rebounds in 17.0 minutes
Shoots 27.4% overall, 25% on three-pointers, 42.7 TS%https://t.co/tf1J31ySi4— Ben DuBose (@BenDuBose) December 1, 2019
Oltre a ciò, il nativo di St. Louis non aveva mai militato in un contesto competitivo, tanto che tra Sacramento e Memphis non ha mai preso parte ai playoff in sei stagioni in carriera. Il 26enne sta vivendo la miglior stagione della sua carriera dall’anno da sophomore (2014-2015), ma il dato che sorprende maggiormente è quello relativo al suo impatto quando parte nel quintetto titolare: se in uscita dalla panchina, sin qui, ha fatto maggior fatica a incidere (4.9 punti e 1.4 rimbalzi col 27% al tiro e il 25% dalla lunga distanza in 14 partite), infatti, quando parte da titolare dà sempre un contributo ben oltre le aspettative.
In cinque gare in quintetto, McLemore viaggia a medie di 17.4 punti, 5.4 rimbalzi e 1.2 palle recuperate col 47.5% dal campo e il 40% da dietro l’arco in 31.6′, facendo meglio persino di Danuel House (12.5 punti, 4.8 rimbalzi e 1.4 recuperi col 47% al tiro e il 45% da tre, ma con meno tentativi) e Eric Gordon (10 punti, 3 rimbalzi e una palla rubata col 26% dal campo e il 21% dalla lunga distanza).
L’infortunio di Gerald Green in pre-season ha dato modo al prodotto di Kansas University di guadagnare minuti e scalare posizioni nelle gerarchie di Mike D’Antoni, che ha poi deciso di puntare proprio su di lui come titolare per sostituire all’occorrenza Danuel House. Nell’ultima partita in cui è partito titolare, la recente vittoria per 158-111 contro gli Atlanta Hawks al Toyota Center, McLemore ha messo a referto una doppia doppia (la seconda in carriera) da 24 punti e 13 rimbalzi col 64% dal campo (9/14) e il 54.5% da dietro l’arco (6/11) in poco meno di 34′.
“Onestamente non ho letto il confronto delle mie statistiche da titolare e in uscita dalla panchina. Cerco semplicemente di dare il massimo in ogni partita e di farmi trovare pronto per dare il mio contributo. Ogni volta che tocca a me, faccio il possibile per aiutare questa squadra a vincere.”, ha dichiarato in merito il diretto interessato McLemore, che questa notte, sul campo dei San Antonio Spurs, potrebbe partire nuovamente in quintetto in luogo di House (game-time decision).