I Dallas Mavericks continuano la loro preparazione. Non prima però che Mark Cuban, co-proprietario della squadra, ne approfitti per spararne una delle sue. In un mondo che consente ai giocatori di guadagnare sempre di più, per Cuban non sarà difficile vedere giocatori guadagnare un miliardo di dollari dai contratti in futuro.
Cuban, spiega la sua idea al Club Shay Shay Podcast with Shannon Sharpe: “Giocatori NBA con un contratto miliardario? Sì, di sicuro avverrà. Luka sta per ottenere moltissimo. Giocatori come lui guadagneranno più soldi all’anno di me. Ci saranno giocatori che guadagneranno più dei proprietari, e va bene così. Non esiste una lega senza di loro. Loro sono la lega e si sono guadagnati ogni centesimo dei loro contratti”.
Il ragionamento di Cuban viene avvalorato da James Dalton di SB Nation che spiega: “I giocatori devono ricevere il 50% di qualsiasi accordo con i media in base al contratto collettivo raggiunto con l’NBPA, che si estende fino alla stagione 2029-30. È importante notare che i fondi derivanti dal nuovo accordo televisivo non si rifletterebbero nel tetto salariale fino alla stagione 2025-26, a quel punto verrebbero distribuiti come aumenti incrementali del 10% anno dopo anno per tutta la durata dell’accordo”.
Con diritti televisivi sempre più remunerativi, non sarà difficile vedere giocatori che guadagneranno sempre di più. Già adesso, Jayson Tatum, ala dei Boston Celtics, è diventato il primo giocatore nella storia dell’NBA a firmare un contratto da oltre 300 milioni. In questa offseason, ha firmato un’estensione massima di cinque anni da 313.933.410 dollari.
All’inizio di quest’anno, Stephen Curry, stella e playmaker dei Golden State Warriors, è diventato il primo giocatore nella storia della lega a firmare un contratto dove guadagnerà più di 60 milioni di dollari a stagione, grazie all’estensione di un anno da 62,6 milioni di dollari fino al 2026-27. Il prossimo, come anticipato da Bobby Marks di ESPN dovrebbe essere proprio Luka Doncic, il quale, andrebbe a guadagnare 346 milioni di dollari fino al 2030-2031.