Una chiamata da una franchigia NBA è un qualcosa che molti giocatori che giocano in Europa sperano di ricevere. Questo, però, non vale per Mario Hezonja. Il giocatore dell’UNICS Kazan, in un’intervista al sito russo Tatar-inform, ha chiuso le porte ad un possibile ritorno negli Stati Uniti. “C’erano molte cose che non mi sono piaciute lì. Quindi no, non sto cercando un ritorno nella NBA.”
Hezonja era stato chiamato con la quinta scelta assoluta al draft del 2015 dagli Orlando Magic. Dopo aver passato tre stagioni in Florida, ha firmato un contratto di un anno con i New York Knicks, per poi firmare l’anno successivo con i Portland Trail Blazers. All’inizio della stagione 2020-21 è stato mandato ai Memphis Grizzlies in una trade, ma a dicembre è stato tagliato dalla franchigia del Tennessee. In totale ha giocato 335 partite nella lega a stelle e strisce. “Non tornerò in NBA,” ha ripetuto. “Non ho ricevuto il rispetto che meritavo. In più, secondo me, in NBA si tratta più di fare spettacolo che giocare seriamente a basket.“
Ci sono stati anche degli aspetti positivi, però, dell’esperienza di Mario Hezonja oltreoceano. “Ho imparato a prendermi più cura del mio corpo. Mi sono formato come giocatore. Tutto quello che è successo mi ha portato ad essere il giocatore che sono ora.”