Brutte notizie in casa Brooklyn Nets.
Per tutta la stagione, gli sviluppi positivi intorno al roster di Brooklyn sembrano essere stati accompagnati (e spesso anche sopraffatti) da corrispettive battute d’arresto.
E quindi, circa un’ora prima che Kevin Durant tornasse in campo dopo più di 6 settimane dal suo infortunio (una distorsione del legamento mediale del ginocchio sinistro), la squadra ha annunciato che Joe Harris starà lontano dal parquet per tutto il resto della stagione.
Infatti, dopo mesi di riabilitazione e con una piccola speranza di evitare altri problemi, Harris dovrà nuovamente essere operato alla caviglia sinistra e l’intervento, che avverrà nelle prossime settimane, fermerà l’ala di Brooklyn (che ha saltato già 49 partite) fino a dopo la post-season.
Il tiratore si era infortunato circa a metà novembre in una partita contro gli Oklahoma City Thunder, ed era già stato sottoposto ad un primo intervento chirurgico il 29 dello stesso mese, un’operazione artroscopica, che ha comportato la rimozione di un corpo allentato della sua caviglia, e che avrebbe dovuto permettergli di rientrare dopo 4 (massimo 8) settimane.
Joe Harris ha poi cercato di fare diversi esercizi di riabilitazione nelle ultime settimane per poi ritornare sul parquet, ma coach Steve Nash ha detto spesso che la sua caviglia non è mai guarita fino al punto di poter ritornare in campo al 100%.
Il recupero è stato infatti più complicato del previsto, e un ulteriore accrescimento del dolore ha portato i medici alla decisione di farlo ritornare in sala operatoria, come racconta anche il general manager dei Nets, Sean Marks.
“Anche se Joe ha lavorato molto diligentemente negli ultimi mesi di riabilitazione e ha esaurito tutte le possibilità di tornare in campo con i suoi compagni, è stato deciso che avrà bisogno di un ulteriore intervento artroscopico nelle prossime settimane” ha detto Marks in un comunicato. “Anche se ci si aspetta che Joe si riprenda completamente dopo l’intervento, questo gli farà perdere il resto della regular season e i playoffs. Sappiamo quanto Joe sia profondamente deluso di questa perdita, ma rimane una parte fondamentale di ciò che siamo come organizzazione e, anche se non potrà contribuire sul campo, la sua presenza e positività intorno alla squadra continuerà ad essere sentita da tutti”.
Harris è uno dei membri più longevi della squadra, un ponte tra le epoche, da quando è arrivato a Brooklyn nella stagione 2016\17. Ha visto tutti i momenti brutti e tutti quelli belli del team, e quest’anno voleva una possibilità di redenzione dopo la pessima post-season dell’anno scorso.
Eppure la sua avventura finisce dopo sole 14 partite.
Certo, Brooklyn si è ormai quasi abituata a queste battute d’arresto. Kevin Durant un mese e mezzo si è slogato un legamento del ginocchio sinistro. Ben Simmons non ha ancora debuttato da quando i Nets lo hanno scambiato ormai 3 settimane fa e, a causa di un problema alla schiena, non lo vedremo in campo per almeno altre 2 settimane. Kyrie Irving è stato lontano dal parquet e poi rientrato solo come giocatore part-time a causa delle sue idee sul vaccino anti-Covid…
Ma Harris è una perdita che i Nets sentiranno sicuramente nella post-season.
Brooklyn avrebbe in realtà abbastanza ali anche senza Harris, soprattutto dopo aver aggiunto Seth Curry al roster per fare coppia con Patty Mills. Ma Mills ha faticato molto man mano che i suoi minuti sono aumentati, e Harris offre una presenza fisica e una flessibilità che Curry non ha.
Ciò significa che i Nets finiranno la stagione senza uno dei migliori tiratori esterni di tutta la lega. Joe Harris ha infatti tirato con ottime percentuali da 3 punti anche nella scorsa stagione e in quella 2018\19. Ed è uno dei soli 5 giocatori della lega a primeggiare più volte in quell’ambito.
“È semplicemente la quintessenza del compagno di squadra” ha aggiunto Marks. “Lui è ciò che si definisce un Brooklyn Net. Ci sentiamo malissimo per lui e sappiamo quanto lui significhi per questo gruppo”.