Con i Detroit Pistons ben saldi in fondo alla classifica della Eastern Conference assieme agli Orlando Magic, l’ala Jerami Grant è destinata a diventare – di nuovo – la tessera più importante del domino del mercato NBA a ormai 3 settimane dallo scoccare della trade deadline.
Grant è attualmente infortunato, infortunio che non dovrebbe però impedirgli di giocare la seconda parte della stagione a Detroit o altrove in caso di trade. E secondo Jake Fischer di Bleacher Report, che ha interpellato diversi executive NBA, l’ex Nuggets sarà “il primo premio per tutti” sul mercato, il giocatore “che tutti cercheranno“.
Per Detroit ci sarà insomma solo da valutare le tantissime proposte di trade che arriveranno, e che in parte sono già arrivate. E stimare se tra queste ci sarà un’offerta abbastanza valida per considerare di separarsi da un giocatore da 20 punti a partita. Cedere Jerami Grant ora per i Pistons significherebbe fare un altro passo indietro nel processo di ricostruzione, è pur vero però che il giocatore diventerà eleggibile per un’estensione contrattuale a partire dall’estate 2022.
I Pistons credono così tanto in Grant da rimetterlo sotto contratto a fine stagione, o correranno il rischio di perderlo da free agent nel 2023 o – peggio ancora – di cercare di cederlo via trade tra un anno, quando il suo valore da free agent imminente sarà inevitabilmente minore?
Lakers, Trail Blazers, Knicks, Jazz, Wizards, Celtics, Pacers, Timberwolves, e Kings sono le squadre indicate come alla possibile caccia di Jerami Grant entro la deadline del 10 febbraio. I Detroit Pistons pretenderanno in cambio del loro giocatore almeno due prime scelte future al draft e almeno un giocatore giovane e di prospettiva.
Gli Wizards potrebbero offrire a Detroit per Grant il contratto in scadenza di Montrezl Harrell e almeno uno tra Deni Avdija e Rui Hachimura, più una scelta futura al draft. Un’offerta che potrebbe essere superata da squadre come Sacramento o Minnesota, che dispongono di giocatori giovani e interessanti e di tante scelte future: Jarred Vanderbilt, Jaden McDaniels, Naz Reid e Jaylen Nowell tra chi potrebbe prendere la via di Detroit per portare a Minneapolis Grant, per una squadra che punta a tornare ai playoffs per appena la seconda volta dal 2004.
I Chicago Bulls sarebbero interessati a Jerami Grant ma non disposti, almeno per il momento, a cedere il secondo anno Patrick Williams. Rifiuto che di fatto mette la parola fine a ogni trattativa. I Lakers potranno offrire i “soliti” Talen Horton-Tucker, Kendrick Nunn e la prima scelta al draft NBA 2028.
Tra le contender, i Jazz avrebbero mostrato grande interesse ad aggiungere Jerami Grant via trade ma Utah ha sacrificato in questi anni gran parte delle proprie prime scelte future al draft, e i contratti di Royce O’Neale e Joe Ingles, e giocatori come Jared Butler, Eric Paschall e Udoka Azubuike difficilmente accenderanno entusiasmi a Detroit. Nonostante le assenze di Damian Lillard e CJ McCollum, i Portland Trail Blazers sono ancora in zona play-in, e da mesi indicati come possibile destinazione per Ben Simmons. Jerami Grant sarebbe una sorta di piano B, soprattutto per via del minor prezzo, ma resta da stabilire se Portland sia interessata a cedere Nassir Little o Anfernee Simons (assieme ai contratti in scadenza di Robert Covington o Jusuf Nurkic) per l’ala ex Nuggets.
Come i Jazz, i Blazers mancano inoltre di prime scelte future, altro fattore limitante per il general manager ad interim Joe Cronin.