Nella notte del 7 marzo alla Ball Arena, i Boston Celtics di Jaylen Brown nulla hanno potuto nella sconfitta contro i Denver Nuggets di Nikola Jokic. 115-109. Questo è il risultato che ha diviso le due squadre, con un super Jokic in tripla doppia da 31 punti 12 rimbalzi e 11 assist. Sull’altra sponda invece ha risposto presente Jaylen Brown con una magistrale prestazione da 41 punti e 14 rimbalzi.
La guardia della squadra del Massachusetts, nonostante il grande impatto offensivo amareggiato per la sconfitta, ha sottolineato le difficoltà difensive della squadra nel marcare il centro di Denver. “Jokic è un mostro” Brown ha dichiarato. “Abbiamo provato a difendere in più modi, uno contro uno o in raddoppio” ha anche aggiunto. Infine si è lasciato sfuggire anche una dichiarazione abbastanza controversa: “Sento che avrei dovuto marcare Jokic, sono convinto che posso tenerlo lontano dal ferro e posso reggere le sue penetrazioni”.
Queste tipo di dichiarazioni ricordano quelle di inizio stagione. Dove Brown chiedeva spesso di marcare il miglior giocatore avversario. Questa volta invece esce allo scoperto mettendo sotto luce i problemi difensivi dei lunghi. Porzingis, nonostante una enorme capacità fisica, si è dimostrato incapace di reggere la dominanza del centro serbo. Ma non solo. Infatti Denver deve la vittoria anche a Aaron Gordon e i suoi tagli verso il ferro che hanno reso vita difficile alla difesa di Boston.
Nonostante ciò Brown non ha voluto sottostimare l’enorme potenziale del roster della sua squadra. Infatti è stato molto deciso nel rimarcare gli errori commessi durante il match: “Abbiamo commesso troppi errori”. Aggiungendo che: “Siamo una grande squadra ma abbiamo fatto troppi regali, tiri liberi, palle perse e penetrazioni facili al ferro dobbiamo migliorare in tutto ciò e anche offensivamente possiamo essere una squadra migliore”.
Quella tra i Boston Celtics di Brown e i Denver Nuggets di Jokic è stata una sfida accesissima. In molti hanno riconosciuto la grandezza delle due squadre riconoscendole come le due principali contendenti per il titolo NBA. Una finale anticipata che promette grandi aspettative.