Nel pre-partita della sfida di ieri sera tra New Orleans Pelicans e San Antonio Spurs, coach Alvin Gentry aveva dichiarato di aver chiesto alla squadra di giocare come se fosse stata una gara 7. La franchigia della Louisiana in caso di sconfitta, infatti, avrebbe detto addio al sogno playoffs.
Ma l’approccio alla partita da parte dei Pelicans non è sembrato quella giusto e i texani si sono imposti con un risultato di 122-113. Alla rimonta dei Pels non sono bastati i 25 punti e 8 rimbalzi di Zion Williamson o il record stagionale di punti di J.J. Redick, 31 punti con otto triple.
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— New Orleans Pelicans (@PelicansNBA) August 9, 2020
Coach Gentry non contento dell’approccio dei Pelicans nella sfida contro gli Spurs
La squadra di New Orleans è stata matematicamente eliminata dalla corsa ai playoffs dopo la vittoria dei Blazers contro i Sixers per 124-121. I ragazzi di Gentry non sono stati gli unici ad uscire ieri sera dalla lotta per i play-in a Ovest. Anche i Kings, dopo aver perso contro i Rockets, sono ormai fuori dalla post-season. L’allenatore dei Pels, a fine gara, ha detto di non avere “alcuna spiegazione” sul perché la squadra non sia riuscita ad avere la giusta intensità fin dal primo minuto.
“In spogliatoio l’avevamo definita una gara 7. Avevamo bisogno di affrontare questo match con l’intensità di una finale. Invece abbiamo iniziato male, in difesa, non eravamo fuori ritmo. Non ho nessuna spiegazione per questo atteggiamento. Per affrontare una squadra come gli Spurs e uscire vincitore devi essere disposto a giocare sporco ed essere sempre concentrato in difesa. Li devi seguire per tutto il campo e lottare su ogni pallone. Nel primo tempo questo non lo abbiamo fatto”.
A fine intervista Gentry ha indicato le 20 palle perse dei Pelicans, le quali hanno portato a 30 punti per gli avversari, come principale errore della squadra. Infatti, gli Spurs, già alla fine dei primi due quarti avevano realizzato 22 punti da palle perse avversarie.
“A dispiacermi di più è che prima di scendere in campo gli avevo detto che per non avere rimpianti dovevamo giocare al massimo e in caso perdere per merito loro e non per demerito nostro. Invece le 20 palle perse e i loro 30 punti realizzati da esse dimostrano che gli abbiamo dato una grande mano a vincere la partita. Con questo non voglio togliere nulla alla grande partita giocata dagli Spurs, i quali sono una ottima squadra e che sta giocando bene. Ma è evidente che potevamo fare meglio”.
Tra i Pelicans parlano Zion e Redick: “Poca voglia” e cattiveria agonistica per vincere la partita
Oltre al coach, in conferenza stampa, si sono presentati anche il rookie Zion Williamson, volto della franchigia, e il veterano J.J. Redick. Entrambi i giocatori concordano con l’impressione dell’allenatore riguardo “l’inaccettabile approccio alla gara”. Ecco le parole le Zion:
“Quella mancanza di voglia e l’approccio negativo del primo tempo ha determinato la seconda metà di partita. Se fossimo partiti meglio, forse avremmo portato a casa un risultato diverso. Da queste sconfitte la squadra deve solo imparare per avere quella maggiora esperienza che serve nei momenti chiave della stagione. Ogni team ha dei difetti su cui lavorare, noi dobbiamo riuscire a essere più incisivi fin dalla palla a due. Dobbiamo lavorare tutti su questo problema, per indirizzare le partite su un buon canale fin dal primo tempo. Non voglio più vedere 24 minuti come quelli giocati ieri sera per poi dover sempre recuperare nel secondo tempo”.
L’ex Clippers, invece, ha dichiarato di non aver visto nei suoi compagni lo “spirito competitivo” giusto per iniziare una partita così importante.
“Abbiamo fatto questo errore di sbagliare l’atteggiamento iniziale in un altro paio di partite e anche lì lo abbiamo pagato a fine gara. Un esempio sono le sconfitte contro Kings e Clippers. Negli ultimi due quarti abbiamo ridotto lo svantaggio e siamo arrivati fino ad un possesso dall’aggancio. Semplicemente non abbiamo iniziato la partita nel modo giusto e questo ci è costato il match e i playoffs. Dicendo questo non mi riferisco solo ai titolari, ma ha tutti. Perché non abbiamo avuto il giusto atteggiamento per tutto il primo tempo”.