E’ trascorso solo un anno dal terribile infortunio alla gamba che ha costretto Paul George a saltare gran parte dell’ultima stagione NBA. Sembra però che le poche partite disputate nella passata regular season e un’estate di allenamenti siano stati sufficienti per ridare al giocatore degli Indiana Pacers la fiducia e la consapevolezza nei suoi mezzi.

Di seguito riportiamo l’intervista che PG13 ha rilasciato a USA Today Sports“Onestamente mi sento come se fossi migliore rispetto al Paul George che ero prima. E’ vero, tornerò sul parquet come un giocatore nuovo inserito in una squadra nuova, ma non mi pongo alcun limite. Ho ancora l’aspirazione di diventare MVP e di essere tra i top-defenders ed i top-scorers della lega. Quest’anno ai box mi ha reso anche più saggio. Ho capito che dovevo migliorare la gestione della palla, crescendo anche come playmaker; ed è su questo che ho lavorato quest’estate.” 

Quando gli viene chiesto quale giocatore inizierà l’imminente stagione con la “nomea” di essere il migliore, George risponde certo: “Io. Sento che è venuto il momento di dimostrarlo. Ci saranno sempre le persone che la penseranno in modo diverso. Ma adesso tocca a me e sono pronto. Sono pronto a dimostrarlo a tutto il mondo.”

Tornando a parlare del suo brutto infortunio, il giocatore classe 1990 fa una profonda considerazione sulla sua vita da atleta, dimostrando umiltà nel riconoscere la fortuna di avere una vita/carriera come la sua: “L’infortunio mi ha fatto apparire le cose in maniera diversa. Ho capito che tutto questo potrebbe finire da un momento all’altro. Questa è la realtà e per tale motivo devo godermi ogni momento. Devo godermi questa corsa, questo viaggio: giorno dopo giorno. Mi ha reso (l’infortunio ndr) in grado di cambiare il modo di guardare un sacco di aspetti della vita. Adesso sono molto più felice. Amo quello che faccio e per questo ringrazio chi mi ha dato questo talento e questa opportunità.”

Parole che mostrano molta tranquillità, decisione e sicurezza. Ma riuscirà davvero a competere ad altissimi livelli, come aveva già fatto ante-infortunio, dall’inizio della stagione? Oppure il suo fisico attraverserà un graduale e normale processo di crescita prima di poter finalmente gridare “He’s back”? La nostra speranza, in quanto amanti di questo sport, risiede nella prima opzione. Paul George ne è già certo, chi ha il coraggio di scommettere contro di lui?

Per NBA Passion,

Leo Lucio Screnci