“Se ad oggi competiamo? No, se non ci svegliamo, le partite non si vincono. Dobbiamo dare a noi stessi l’opportunità di farlo. Se sono d’accordo con il non competere? Ovviamente no non sono d’accordo con questo schifo.” Queste le parole di un insoddisfatto Giannis Antetokounmpo dopo la sconfitta contro i New York Knicks per 116-94. Settima sconfitta stagionale in nove gare totali. Questa è la peggior partenza degli ultimi anni in cui ha almeno una superstar a roster.
Più aumentano le sconfitte più i rumori su una possibile trade chiesta dal cestista greco si moltiplicano. E lui più volte in tempi non sospetti ha sempre dichiarato di voler competere. Fonti certe dichiarano che la dirigenza dei Bucks non ha alcuna intenzione di cedere Giannis a meno che non sia lui a richiedere esplicitamente la trade. Bisogna ricordare che l’ala grande ha un contratto, con la squadra del Wisconsin, che scade nel 2027. Se la soluzione non migliorerà entro la dead-line di febbraio una trade sembrerebbe inevitabile.
Per migliorare la situazione, secondo gli insider ESPN Brian Windhorst e Tim Bontemps, Milwaukee si è fiondata sul mercato per cercare giocatori che possano aiutare la causa insieme alla stella greca, Damian Lillard e Khris Middleton. Ciò su cui si concentrano di più i due insider sono i rumor fuori dal campo. In un mondo come il basket americano il drama è un elemento destabilizzante per l’ambiente. L’unico modo per cacciare via le speculazioni è tornare a vincere e convincere sul campo.
Dare via Giannis suonerebbe come un rebuild, in primis perché attualmente i Bucks non hanno il controllo sulle prossime 6 prime scelte, e in secondo luogo le scelte che acquisirebbero in caso di trade non sarebbero tutte per i prossimi anni avvenire. Quindi non suona come la migliore delle soluzioni. Inoltre Antetokounmpo è un elemento chiave anche nello sviluppo della squadra come business model, cosa che non è scontata che possa riaccadere con altri giocatori in futuro.
D’altro canto trovare dei buoni giocatori da mettere in torno a lui sembra essere un impresa. Ora come ora i Bucks non hanno gli asset per imbastire una trade di livello per aumentare la competitività. Non ha abbastanza scelte ne giovani talenti da scambiare. Scambiare Lillard anche non può essere la soluzione poiché non riceverebbero abbastanza rispetto a ciò che hanno perso per prenderlo.
Da quando Giannis è stato draftato è il momento più complesso della sua carriera. Le possibilità di salvare la stagione diminuiscono sempre di più e ora si ritrova a un bivio. Accettare la situazione e ripartire o chiedere la trade e cercare una nuova esperienza.