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EuroLeague, AS Monaco-Barcellona: la preview dei playoff

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

Manca sempre meno al via dei playoff dell’EuroLeague 2024-25. In questo articolo andiamo a fare una preview della serie che vedrà affrontarsi l’AS Monaco (testa di serie numero 4) e l’FC Barcellona (testa di serie numero 5). Si preannuncia una sfida combattuta, tra due squadre diverse ma piene di talento e grandi giocatori. Gara 1 andrà in scena mercoledì 23 aprile alle 19 nel Principato.

Come ci arriva l’AS Monaco 

L’AS Monaco arriva nuovamente ai playoff di EuroLeague, ancora più agguerrito e determinato a tornare alle Final Four. I monegaschi sono arrivati quarti in regular season, totalizzando 21 vittorie e 13 sconfitte mostrandosi una squadra piuttosto solida. Sono a tutti gli effetti una pretendente ad un posto al gran finale della competizione, e come potrebbe essere altrimenti quando a roster hai un campione come Mike James? Il fenomeno ex Olimpia è il perno della squadra, e sicuramente le fortune della compagine francese dipenderanno tanto da lui. Lecito attendersi una serie di altissimo livello da parte sua. Oltre a MJ però il Monaco ha a disposizione altre armi.

Strazel e Okobo portano genio e sregolatezza, anche se a volte peccano di lucidità, Calathes con la sua esperienza e incredibile conoscenza della pallacanestro sarà probabilmente uno degli uomini decisivi. Coach Spanoulis può contare su un Diallo in grande forma, credibilmente avrà lui il compito di fermare Punter, e bisogna ricordare che c’è un Daniel Theis in più. Fondamentale sarà mantenere sempre altissima la concentrazione. In molte occasioni in questa stagione il Monaco è sebrato più maturo, ma è ora che ci si gioca il destino.

Come ci arriva il Barcellona

Catalani che approdano ai playoff dopo un importante finale di regular season, nel quale il Barca ha risalito la classifica per chiudere quinto con 20 vittorie e 14 sconfitte. Evitati i play-in e messa alle spalla la turbolenta vicenda Dame Sarr è tempo di pensare al Monaco. Gli spagnoli ci arrivano con la pesante assenza di Metu (oltre a Laprovittola, out da tempo), ma con un Vesely da poco rientrato. Uomo chiave però sarà Kevin Punter, bomber dei blaugrana approdato in Catalogna proprio per riprendersi quelle Final Four che gli mancano dall’esperienza in maglia Olimpia. Il duello a distanza tra lui e Mike James promette spettacolo.

Occhi puntanti anche su Jabari Parker e Justin Anderson, oltre ad un Brizuela che se si infiamma può diventare davvero inarrestabile (e il Monaco ne è a conoscenza). Per il Barcellona cruciale sarà il controllo del ritmo. La squadra di coach Penarroya ha bisogna di correre e tirare tanto per dare il meglio di sé, e il Monaco sicuramente cercherà di evitare ciò. Mettere pressione sugli esterni francesi per recuperare più palloni possibili o costringerli a forzare tiri (cosa che sono tipicamente portati a fare) potrebbe essere una chiave tattica.

AS Monaco-Barcellona: il pronostico della serie

Si preannuncia una serie estremamente combattuta, come normale che sia tra due squadre separate soltanto da una posizione e una vittoria in classifica. Secondo chi vi scrive il Monaco potrebbe avere un leggero vantaggio dovuto al fattore campo e la maggior sensazione di solidità che ha dato il gruppo nel corso della stagione, ma occhio al Barcellona. Probabilmente si arriverà a gara 5, e probabilmente la gestione degli episodi sarà il vero turning point. Di sicuro però si preannuncia un vero e proprio spettacolo.

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Llull dominante in Real Madrid-Olimpia Milano
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EuroLeague play-in: il Real Madrid travolge il Bayern Monaco

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

Si chiudono i play-in di EuroLeague, con il Real Madrid che in casa stende per 93-71 il Bayern Monaco e stacca l’ultimo ticket per i playoff. Pesantissima per i bavaresi l’assenza di Carsen Edwards, leader tecnico e morale della squadra out a causa di un problema alla schiena. Real che vola ai playoff come ottava testa di serie ed affronterà l’Olympiacos vincitore della regular season.

Real Madrid-Bayern Monaco: analisi e top scorers del match

Match senza storia a Madrid. Il Real vola a +16 già nel primo quarto contro un Bayern pesantemente limitato e probabilmente demoralizzato dall’assenza di Carsen Edwards. Serviva un miracolo ai tedeschi per passare il turno, sbancare la casa del Real in una serata del genere sarebbe stata un’impresa memorabile, ma purtroppo già dal prepartita sembrava tutto segnato. Gli spagnoli, sentendo l’odore del sangue, hanno approcciato in maniera impeccabile, mettendo subito un buon margine tra loro e il Bayern e chiudendo di fatto subito i giochi. Gli altri tre quarti si rivelano ordinaria amministrazione per Hezonja e compagnia.

Top scorer ed MVP di serata è proprio Mario Hezonja, autore di 19 punti conditi da 7 rimbalzi. Oltre a lui incisivi Dzanan Musa, 16 punti e 5 rimbalzi, ed un buon Alberto Abalde che mette a referto 13 punti. In generale però prestazione di squadra del Real, che approcciando nella maniera giusta si semplifica la serata raggiungendo senza troppi patemi l’obiettivo. Da segnalare anche i 12 punti e 5 assist di Campazzo e i 10 punti di Tavares.

In casa Bayern Monaco invece non bastano i 19 punti di Shabazz Napier. Per i bavaresi pesa davvero troppo l’assenza di Edwards, che probabilmente ha influenzato l’approccio alla sfida. Serviva un miracolo, così non è stato, resta comunque positiva l’Eurolega del Bayern anche se probabilmente c’è qualche rimpianto per il finale. Doppia cifra anche per Obst (12 punti) e Booker (10 punti).

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Olimpia Milano, che vergogna! Dominio Virtus a Bologna

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

La Virtus Bologna distrugge l’Olimpia Milano alla Segafredo Arena per 90-70, eliminando aritmeticamente i biancorossi dall’EuroLeague 24/25 (anche se, vedendo la partita, Milano sembrava avesse già deciso di essere eliminata). Prestazione di buon livello della Virtus, che stende i rivali mettendo in cascina una buona dose di fiducia per affrontare il finale di stagione in Italia. Incomprensibile invece l’approccio dell’Olimpia, che nonostante tutti i problemi fisici (out Bolmaro, Nebo, Causeur e Dimitrijevic oltre a Shields che si è fatto male nel secondo quarto) era chiamata a sfoderare quantomeno una reazione dopo le terribili prestazioni mostrare con Barcellona e Napoli.

Virtus Bologna-Olimpia Milano: l’analisi del match

La Virtus Bologna domina, e lo fa dal primo all’ultimo minuto. Milano non scende mai in campo e facilita incredibilmente la vita ai padroni di casa che scappano agilmente sul +15 a fine secondo quarto per poi ammazzare il match ad inizio ripresa. Bella serata per la Virtus, oblio totale per l’Olimpia.

Per i bianconeri la prestazione è positiva per tutto il gruppo, da Shenglia ad Akele, nessuno escluso. Spiccano però Clyburn e Morgan, 13 punti per il primo e 16 per l’ex London Lions, che sin dall’inizio hanno messo a ferro e fuoco la difesa milanese. Bologna domina anche con i lunghi, vita sempre molto facile per Zizic e Shengelia, 13 punti per l’ex Efes e 14 per il gerogiano, che trovano costantemente vantaggi contro un’EA7 che pare impotente. Di livello anche la difesa delle V nere, che riescono sempre senza difficoltà ad imbrigliare l’attacco milanese. Vittoria che anche psicologicamente può pesare tanto per la Virtus.

Sinceramente quanto messo in campo da Milano è difficile da commentare. Approccio ancora una volta sbagliatissimo e poi resistenza nulla a quanto proposto dalla Virtus. Una squadra passiva, che sembra avesse deciso che la sua Eurolega fosse finita prima ancora di scendere in campo. Aggravante di tutto è la sconfitta della Stella Rossa, che in caso di vittoria milanese avrebbe tenuto aperto il discorso play-in fino alla fine. Incomprensibile anche come i giocatori, indipendentemente dai problemi fisici, non abbiano cercato una reazione considerando quanto accaduto contro Napoli. Milano è arrivata fisicamente male al momento decisivo della stagione, ma questa attenuante basta a giustificare l’assenza totale di orgoglio e spirito combattivo? La risposta chiaramente è no, delle spiegazioni sono dovute. Da segnalare che Shields resterà fuori almeno un mese causa il problema muscolare rimediato all’inguine secondo quanto.

Il tabellino statistico della partita

Parziali progressivi: 22-9; 44-29; 65-42; 90-70

Parziali quarto per quarto: 22-9; 22-20; 21-13; 25-28

Virtus Bologna: Cordinier 5, Holiday, Belinelli 5, Pajola 4, Clyburn 13, Shengelia 14, Hackett 3, Morgan 16, Polonara 5, Diouf 2, Zizic 13, Akele 10 Coach: Ivanovic

Olimpia Milano: Mannion 2, Bortolani 9, Tonut 10, Brooks, LeDay 19, Ricci 10, Flaccadori, Diop 3, Caruso 2, Shields 8, Mirotic 5, Gillespie 2 Coach: Messina

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Virtus Bologna vicina al rinnovo triennale della licenza in Eurolega

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

Nonostante la Lega europea in cooperazione tra NBA e FIBA a mettere pressione sull’Eurolega, la stagione europea volge al termine e si parla quindi di licenze per le future partecipazioni. La Virtus Bologna, secondo quanto riportato da Eugenio Petrillo su Basket Magazine, potrebbe rinnovare la propria licenza per altri tre anni in Eurolega. Nelle prossime settimane dovrebbe formalizzarsi il tutto.

La Virtus Bologna è al momento penultima nella massima competizione europea con sole 8 vittorie e ben 24 sconfitte, una stagione da dimenticare che ha visto la Segafredo cambiare anche allenatore. Dopo 14 anni di assenza la Virtus è tornata nell’Europa che conta dalla stagione 2022/23, grazie al successo l’anno prima in Eurocup.

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Virtus Bologna, inizia la rivoluzione: rescissione con Visconti

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

Dopo i tanti rumors arrivati negli ultimi mesi arriva una cessione reale e concreta in casa Virtus Bologna: Riccardo Visconti rescinde il contratto e vola in Spagna, direzione Granada. Potrebbe non essere l’unico addio per i bolognesi, che stanno attraversando un momento complesso tra prestazioni deludenti, contestazioni della tifoseria e anche una gestione societaria che lascia davvero tanti dubbi (sia per motivi cestistici che non).

Visconti saluta, prestazioni deludenti e contestazioni: la situazione in casa Virtus Bologna

Dopo la brutta sconfitta rimediata a Trieste nella giornata di oggi, lunedì 24 marzo, è arrivata l’ufficialità della rescissione consensuale del contratto tra la Virtus Bologna e Riccardo Visconti. Il giocatore italiano ha trovato pochissimo spazio in maglia bianconera e per provare a chiudere al meglio la stagione ha deciso di trasferirsi tra le fila del Granada, in Liga ACB. Attenzione però che quella di Visconti potrebbe non essere l’unica uscita, ci sono altri due indiziati a lasciare le V nere, ovvero Tucker e Grazulis. Vedremo poi come e se si interverrà sul mercato.

Oltre a ciò c’è anche da segnalare che dopo la quarta sconfitta consecutiva rimediata dal club bolognese è impazzata la protesta del tifo organizzato. I Boys 79 hanno accolto la squadra con due striscioni inequivocabili, che vanno ad aprire una vera e proprio contestazioni nei confronti della truppa di Ivanovic. Ma in fin dei conti lo stesso coach ex Baskonia nelle ultime interviste è parso molto poco soddisfatto del rendimento dei suoi.

E poi c’è anche la situazione societaria, perché le scelte prese dalla dirigenza Virtus (sia lato campo che non) nell’ultimo anno lasciano davvero tanti dubbi. Probabilmente arriverà una rivoluzione, una rivoluzione per iniziare un nuovo ciclo con nuove prospettive. C’è bisogno di rilanciare la Virtus Bologna in toto, con nuova linfa sul parquet e anche negli organi dirigenziali. Vedremo come si evolveranno i fatti, ma sicuramente ci si deve attendere novità in vista della prossima stagione in casa bianconera.

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Olimpia Milano, arriva Quinn Ellis. Chi con lui nel reparto italiani?

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

Negli scorsi giorni è impazzata su vari portali la news del sempre più probabile apporto di Quinn Ellis in maglia Olimpia Milano nella prossima stagione, ma chi insieme a lui potrà andare a comporre il nuovo reparto italiani del club biancorosso? Manca ancora tanto all’apertura del mercato, ma proviamo a capirlo prendendo spunto da un articolo pubblicato su Realolimpiamilano.

Il nuovo pacchetto italiani dell’Olimpia Milano: da Quinn Ellis a Mannion, con alcuni dubbi da sciogliere

L’approdo di Quinn Ellis in Olimpia Milano sembra cosa fatta, anche se chiaramente tutti gli annunci del caso arriveranno a stagione finita. Il club milanese pagherà lo EuroLeague escape presente nel corrente contratto del giocatore, andando ad assicurarsi le prestazioni del play di formazione italiana. Oltre a lui però chi andrà a comporre il reparto italiani?

Sicuro di conferma è Nico Mannion, che andrà a comporre con Ellis una coppia di playmaker italiani di altissimo livello. L’ex Varese è centrale nel progetto Olimpia, Messina punta forte su di lui sia per il presente che per il futuro e anche la sua situazione contrattuale è molto definita. Restando tra i playmaker pare invece estremamente probabile l’addio di Diego Flaccadori. Con l’arrivo di Ellis lo spazio per lui calerebbe ulteriormente e in più il suo contratto è in scadenza a giugno 2025: si vocifera già di interessamenti per lui da Trento e Venezia. Valige in mano anche per Giordano Bortolani: il prodotto delle giovanili milanesi è ai margini delle rotazioni da tempo e anche lui ha il contratto in scadenza, ci sono pochi dubbi che andrà a cercare minuti e riscatto altrove.

Conferme praticamente certe invece per il co-capitano Pippo Ricci, Stefano Tonut e Ousmane Diop. Ricci è troppo importante per lo spogliatoio e per lo spirito del gruppo, mentre Tonut nonostante sia in calo dal punto di vista offensivo (anche perché ha compiti diversi) il suo impatto difensivo è considerevole, anche in Eurolega. Diop invece è arrivato sotto la Madonnina nella scorsa estate, e nonostante una stagione un po’ travagliata resterà in biancorosso. Da valutare, in fine, la situazione di Guglielmo Caruso. Willy ha contratto con l’Olimpia addirittura fino al 2027, ma attenzione che potrebbe partire in prestito in cerca di spazio per poi magari tornare al Forum con un ruolo da protagonista.

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EurolegaLega Basket AOlimpia Milano

Olimpia Milano, Messina: “Vittoria fondamentale, Mirotic cruciale”

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

L’Olimpia Milano di coach Messina ha sbancato la Belgrade Arena per 82-80, superando la Stella Rossa a termine di una sfida all’ultimo sangue risolta grazie alla prodezza di Shields e ai liberi di LeDay e Mirotic. L’allenatore biancorosso ha poi commentato il cruciale successo dei suoi. Con questa vittoria infatti l’Olimpia piazza un importante colpo nella corsa play-in e si regala la possibilità di agguantare il sesto posto (che significherebbe qualificazione diretta ai playoff) settimana prossima a Parigi.

Stella Rossa-Olimpia Milano, le dichiarazioni di coach Messina

Andiamo dunque a vedere le parole di coach Messina, rilasciate al termine di Stella Rossa-Olimpia Milano:

“Vittoria importantissima per noi. Abbiamo giocato tre eccellenti quarti contro una squadra forte, su un campo ovviamente difficile, abbiamo costruito buoni tiri e difeso in modo efficace. Il quarto periodo è quello in cui ambedue le squadre hanno pagato l’importanza della posta in palio, sono state tutte nervose, forse anche stanche. Alla fine, abbiamo vinto con un gioco in cui siamo riusciti ad attaccare l’area con Shields e poi soprattutto ci sono stati tre stop difensivi consecutivi. Ci hanno dato la vittoria. Una settimana fa sembravamo spacciati dopo la sconfitta con il Fenerbahce.

Ora sembriamo in grado di raggiungere i playoff. La verità è che dobbiamo giocare una gara alla volta sapendo che anche le prossime tre partite sono scontri diretti contro formazioni con cui abbiamo vinto la partita precedente. Se riusciamo a raccogliere qualcosa sarà un vantaggio importante come potrebbe essere quello conquistato stasera battendo la Stella Rossa. Ovviamente, la presenza di Mirotic è stata fondamentale: un giocatore come lui, che ha voluto esserci nonostante un ematoma grosso e tanto dolore, è sempre determinante quando può andare in campo”.

Ora per Milano sarà cruciale ritrovare condizione ed energie in vista del match contro il Paris Basket, partita nella quale l’Olimpia di fatto si giocherà il sesto posto. Nel mezzo la complessa sfida contro Brescia.

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Olimpia Milano: le condizioni di Mirotic e Gillespie preoccupano?

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

L’Olimpia Milano è caduta in casa contro il Fenerbahce per 100-76 nel round 28 di Eurolega, ma probabilmente le notizie peggiori di serata riguardano gli infortuni di Nikola Mirotic e Freddie Gillespie. Due guai fisici entrambi arrivati nel terzo quarto che hanno di fatto chiuso in anticipo i conti, anche se la partita era già ampiamente in direzione Fenerbahce. Proviamo però a capire come potranno evolversi le situazioni riguardanti Mirotic e Gillespie.

Quali sono le prospettive per Mirotic e Gillespie in casa Olimpia Milano?

Partiamo da Nikola Mirotic. L’asso montenegrino è stato costretto ad abbandonare il campo dopo la botta riportata ad inizio terzo quarto, quando in seguito ad un post basso giocato contro Hayes-Davis l’americano del Fenerbahce gli “toglie la sedia”. Da lì in poi l’ex Barcellona non torna più in campo, la società biancorossa parla di colpo al coccige per lui. Come riporta ROM però pare che la zona del coccige di Mirotic si sia gonfiata, in poche parole si teme la frattura del coccige per il campione di Olimpia Milano. In conferenza stampa Messina è pessimista, anche perché si rivelasse vera l’ipotesi rottura del coccige quantomeno la stagione europea del montenegrino sarebbe già giunta al termine. Una notizia potenzialmente devastante per le speranze europee dell’Olimpia.

Freddie Gillespie invece, entrato proprio per sostituire Mirotic, ha subito un colpo durissimo. Gillespie si perde Hall in difesa, cerca di recuperare e stopparlo, ma nel farlo perde equilibrio e vola per terra, pestando la testa sull’ex numero 22 dell’Olimpia Milano. Il colpo è bruttissimo. Gillespie inizialmente perde conoscenza ma riacquista subito i sensi. Viene portato fuori dal campo in barella e immediatamente in ospedale per i controlli di rito. I segnali arrivati durante la notte sono positivi e l’ex Bayern potrebbe lasciare l’ospedale già oggi. 

Per entrambi si attendono aggiornamenti, che dovrebbero arrivare dopo i vari esami e controlli. Di certo l’Olimpia spera di riavere entrambi al più presto. Molte delle speranze europee dei biancorossi passeranno dalle condizioni di Mirotic (soprattutto) e Gillespie. Anche perché nel reparto lunghi coach Messina ha già a che fare con il grave infortunio di Nebo.

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L'Olimpia Milano va ko al Forum contro il Fenerbahce
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Olimpia Milano crolla al Forum contro il Fenerbahce nel ritorno da ex di Melli

di Alessandro Bisetto
Scritto da Alessandro Bisetto

Il turno numero 28 di Eurolega non sorride a un’Olimpia Milano che esce pesantemente sconfitta dal match del Forum contro il Fenerbahce. Nella serata del ritorno da ex di Nicolò Melli, infatti, gli uomini di Jasikevicius si impongono con il punteggio di 76-100 fermando la striscia di due successi continentali consecutivi dei Men in Red. La notte europea porta, peraltro, strascichi pesanti per i padroni di casa, i quali perdono nel corso del match sia Nikola Mirotic per un problema all’anca che Freddie Gillespie a causa di un brutto colpo al volto in seguito al quale il pivot classe 1997 è stato costretto all’uscita in barella.

All’alba sono, ora, attese tre trasferte in fila in Eurolega per l’Olimpia, costretta a rialzare prontamente la testa per mantenere contatto con il gruppo delle zone alte. Con questa vittoria il Fenerbahce sale, invece, al secondo posto solitario in graduatoria rivendicando, oltretutto, il ko della gara di andata giocata a Istanbul (85-91). 

Olimpia Milano-Fenerbahce: l’analisi del match

Gli ospiti sono autori di una partita, praticamente, perfetta fin dalla palla a due. Costanza realizzativa, intensità, reattività e controllo a rimbalzo rappresentano tutti gli ingredienti che consentono al Fenerbahce di uscire con i due punti dal parquet milanese. Nella logica del ko dell’Olimpia va indubbiamente inserita la sequela di eventi che condiziona l’avvio di terzo quarto, a partire dall’uscita anticipata di Mirotic e, soprattutto, dallo shock conseguente al pesante colpo subito da Gillespie. Due contraccolpi emotivi pesanti, arrivati, peraltro, in un punto di particolare difficoltà nell’incontro per punteggio e distanza tecnica con gli avversari. 

Emblematici i numeri realizzativi della compagine turca, la quale esce dal Forum tirando 28/39 da due e martellando per tutta la gara oltre l’arco (11/22), dato, quest’ultimo in totale contropendenza rispetto ai padroni di casa (5/21). Milano ha retto l’urto offensivo ospite, di fatto,  fino a metà secondo quarto. Lo 0-7 di parziale che chiude il primo tempo è frutto di una serie di distrazioni meneghine, piuttosto pesanti nell’economia finale della gara. Un allungo definitivo che apre la strada al Fenerbahce, abile a mantenere alti i ritmi anche dopo la pausa forzata post infortunio di Gillespie. A livello individuale spiccano i 18 punti di uno scatenato McCollum e i 15 di un Baldwin già a pieno regime in seguito al lungo stop.  In casa Olimpia il migliore è Shavon Shields con 17, mentre cresce il rimpianto per l’uscita di Mirotic (11 e 6 rimbalzi prima di abbandonare il parquet).

Il tabellino della gara

Parziali singoli quarti: 19-24; 18-29; 19-23; 20-24

Parziali progressivi: 19-24; 37-53; 56-76; 76-100

Olimpia Milano: Dimitrijevic 2; Mannion 7; Causeur 4; Tonut 6; Bolmaro 8; Leday 11; Ricci 6; Flaccadori 2; Caruso 2; Shields 17; Mirotic 11; Gillespie. Coach: Ettore Messina.

Fenerbahce: Mccollum 18; Baldwin 15; Melli 6; Sanli 5; Hayes-Davis 14; Biberovic 8; Hall 10; Pierre; Guduric 4; Bango 8; Colson 8; Birch 4. Coach: Saras Jasikevicius. 

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Eurolega

Kendrick Nunn: “Giocare con la Grecia? Non se ne parla”

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

La nazionale greca potrebbe essere alla ricerca di un nuovo giocatore naturalizzato per il prossimo EuroBasket in programma la prossima estate. La guardia dell’Olympiacos, Thomas Walkup, attualmente alle prese con problemi alla schiena, potrebbe scegliere di non partecipare alla offseason per recuperare completamente. Mentre crescono le speculazioni su chi potrebbe essere selezionato, molte voci hanno coinvolto la stella del Panathinaikos Kendrick Nunn come potenziale sostituto di Walkup. Tuttavia, Nunn ha messo fine a questi rumors in un’intervista alla Gazzetta (sito greco) dopo la vittoria del Panathinaikos in Eurolega contro l’ASVEL.

“Mi dispiace, ma non se ne parla”, ha detto Nunn.

La guardia ex Heat è diventata rapidamente un beniamino dei tifosi ad Atene, giocando un ruolo fondamentale nella straordinaria stagione scorsa del Panathinaikos. I verdi hanno vinto l’Eurolega e hanno trionfato sugli acerrimi rivali dell’Olympiacos nella finale del campionato greco.

In questa stagione, Nunn ha una media di 20,7 punti, 3,5 rimbalzi e 3,9 assist, confermandosi come uno dei migliori giocatori della massima competizione europea.

Insomma, la Grecia dovrà fare a meno di Kendrick Nunn. Sebbene l’idea di farlo giocare con la nazionale greca e di aiutare Giannis fosse grandiosa, l’ex giocatore dei Miami Heat non vuole farlo. All’ultimo EuroBasket, la Grecia ha perso ai quarti di finale contro la Germania.

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EurolegaNBA News

CEO Eurolega: “Stiamo lavorando per riprendere contatti con la NBA”

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

Il CEO dell’Eurolega, Paulius Motiejunas, ha condiviso le sue riflessioni sul progetto della NBA in Europa in un’intervista con il media lituano di basket Krepsinis.net. Motiejunas ha rivelato che, sebbene ci fossero state precedenti discussioni con la NBA, le discussioni si sono recentemente fermate.

“Abbiamo avuto molte conversazioni con la NBA, ma ora il contatto è un po’ diminuito. Stiamo cercando di ristabilire i contatti con loro“, ha detto Motiejunas nel podcast Missmatch. Motiejunas ha anche affermato che, prima del suo mandato, l’Eurolega e la NBA non avevano intrapreso alcun tipo di contatto per dieci anni. Ha anche ammesso di non aver mai incontrato il commissario NBA Adam Silver.

“Per dieci anni, queste due leghe non hanno avuto alcuna comunicazione“, ha rivelato Motiejunas. “Nel mio anno e mezzo come CEO dell’Eurolega, non ho incontrato il commissario NBA Adam Silver nemmeno una volta.”

“Quando ho assunto l’incarico, volevo cambiare questa situazione“, ha detto. “Ho avuto incontri con Mark Tatum e il capo di NBA Europe. Ma dopo un decennio senza dialogo, c’è una mancanza di fiducia tra noi, il che rende difficile prendere decisioni significative insieme. Abbiamo ricevuto un’offerta dalla NBA, ma i club non l’hanno accettata perché era troppo presto per una decisione così seria dopo non aver avuto comunicazioni per così tanto tempo“, ha osservato Motiejunas. “Stiamo lavorando passo dopo passo per costruire la fiducia e trovare le migliori soluzioni possibili per migliorare la situazione generale”, ha concluso.

Tuttavia, Motiejunas ritiene che il progetto della NBA in Europa non sia solo una minaccia per l’EuroLeague, ma per il basket europeo nel suo complesso e potrebbe creare ancora più caos.

“Penso che questa sia una minaccia per il basket, non per l’EuroLeague“, ha detto Motiejunas. “Non abbiamo bisogno di salvare il basket in Europa. Il basket qui è già a un livello molto alto. Ciò di cui abbiamo bisogno è continuare a promuoverlo e farlo crescere ulteriormente per competere con altri sport.”

Motiejunas ha anche affrontato le recenti dichiarazioni fatte dal direttore del Consiglio degli Allenatori dell’Eurolega, Goran Savic, riguardo al potenziale ritorno delle squadre russe nella competizione la prossima stagione.

“Siamo in costante comunicazione con la dirigenza delle squadre russe, valutando la situazione. Allo stato attuale, nulla è cambiato, quindi non c’è motivo di discutere del loro ritorno in questo momento”, ha concluso Motiejunas.

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EurolegaVirtus Bologna

Virtus, che peccato! Cordinier è impreciso, a Bologna passa il Paris

di Michele Nespoli
Scritto da Michele Nespoli

La Virtus Bologna comanda per buona parte del match, ma nel quarto periodo il Paris rientra, supera i bolognesi e va a vincere per 83-77. Pesanti i due tiri liberi falliti da Isaia Cordinier nell’ultimo minuti, errori che hanno impedito alla Virtus di poter agganciare i parigini. Il Paris con questo successo resta ampiamente in corsa per le prime sei posizioni, Bologna che rimane in fondo alla classifica nonostante una buona prestazione.

Virtus Bologna-Paris Basketball: l’analisi del match

Partita a targhe alterne quello della Segafredo Arena. Parte meglio Bologna, che in certi momenti raggiunge anche la doppia cifra di vantaggio dando la sensazione di poter davvero vincere il match. Poi però salgono in cattedra i tenori dei francesi, e nulla può una Virtus che ha ancora problemi da risolvere. Buona prestazione per trenta minuti dei bianconeri, quarto periodo da dimenticare.

In casa Virtus Bologna il miglior realizzatore è il solito Toko Shengelia. 17 punti e 5 rimbalzi per l’ala georgiana, anche se nel finale come tutta la squadra è stato poco lucido. Pesano le sue 4 palle perse. Buona anche la prestazione di Cordinier, autore di 15 punti, 6 rimbalzi e 3 assist, che però nel finale si è reso protagonista in negativo. Suoi i due errori ai tiri liberi che costringono la Virtus ad inseguire, anche se bisogna sottolineare come in entrambi i casi sia andato lui a prendersi i falli con grande energia. In generale per i padroni di casa influiscono negativamente i soli 13 punti realizzati nel quarto finale. Abbastanza scarso anche l’apporto del supporting cast, dove l’unico che spicca è Rayjon Tucker con 14 punti.

Notevole invece la reazione nell’ultimo quarto del Paris, che rimonta ben 12 punti alla Virtus Bologna e mette in cassaforte un’importante vittoria nella corsa playoff. Parigi si dimostra ancora una volta squadra vera, non dipendente dal fenomeno TJ Shorts e soprattutto molto determinata a raggiungere la post season. MVP un Nadir Hifi da 23 punti, indispensabile soprattutto nei momenti di maggiore fatica offensiva del Paris. Incisivo anche il solito Shorts: 16 punti e 6 assist per lui, che nel finale ha tolto ogni chance di vittoria a Bologna con alcune giocate fenomenali. Da segnalare anche i 13 punti dell’ex Treviso Jantunen.

Il tabellino statistico della partita

Parziali progressivi: 25-17; 46-35; 64-58; 77-83

Parziali quarto per quarto: 25-17; 21-18; 18-23; 13-25

Virtus Bologna: Cordinier 15, Holiday 3, Belinelli 8, Pajola 2, Shengelia 17, Hackett, Grazulis 7, Morgan 4, Polonara 3, Diouf 4, Akele, Tucker 14 Coach: Ivanovic

Paris Basketball: Shorts 16, Malcolm 7, Hifi 23, Ward 7, Cavaliere, Sy 7, Kratzer, Lo 5, Hayes 2, Jantunen 13, Ouattara 3, Hommes Coach: Splitter

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