Se non c’è Donovan Mitchell, ci pensa Darius Garland a trascinare i Cleveland Cavliers alla vittoria. La della squadra allenata da JB Bickerstaff è protagonista della vittoria dei Cavaliers contro i New York Knicks regalando una prestazione da 32 punti, 7 assist e 3 rimbalzi.
Nota di merito: Garland è diventato solo il terzo giocatore nella storia della franchigia a segnare almeno 26 punti in un tempo, unendosi a LeBron James e Kyrie Irving.
Cavaliers, Darius Garland protagonista in Gara 2
A fine gara, il prodotto dell’Università di Vanderbilt ha dichiarato: “Tutti mi hanno detto di essere aggressivo. Vai a prenderti i tiri decisivi. Quindi ho riguardato i video della prima partita e ho visto alcune opportunità in cui posso andare a prendere tiri ed essere aggressivo, ed è quello che ho appena provato a fare oggi”. Detto, fatto con Garland che chiude col 47.1% dal campo, figlio di 8 tiri segnati su 17 totali.
Dalla sua c’è sempre stato Donovan Mitchell, star della squadra e quattro volte All-Star. A fine partita ha dichiarato: “Questo è l’All-Star che tutti conosciamo, ed è stato bello vederlo in azione. Gli ho detto poi, alla fine della partita, che questo è ciò di cui avremo bisogno, continua ad essere aggressivo“. Di tutto questo, non potrebbe esserne più felice coach Bickerstaff. Per quanto la prestazione di Garland sia piaciuta all’allenatore, si è affrettato a sottolineare quanto fosse importante per il gruppo la capacità di Mitchell di mantenere alte le motivazioni del suo giovane compagno di squadra.
Coach Bickerstaff ha infatti dichiarato: “Tutti hanno giocato al massimo delle loro forze. E quando l’hanno fatto, avrebbero potuto facilmente decidere di rallentare il ritmo ma così non è stato. Anzi, ci siamo tutti assicurati che quei ragazzi continuassero in modo che potessero mantenere quella fiducia”. Sarà proprio la fiducia in sè stessi l’elemento chiave della serie, che ora si sposta a New York per gara 3.