Se guardiamo a questo periodo un anno fa, i Philadelphia 76ers si trovavano con James Harden che aveva chiesto di essere scambiato e Tyrese Maxey che non aveva ancora dimostrato di poter essere un All-Star, e con delle voci di una possibile fine del The Process in quel di Philadelphia. Tutto questo a causa di un’altra eliminazione al secondo turno dei playoffs. Ciò che però ha fatto la differenza sono state le parole presidente dei Sixers Daryl Morey, che chiedeva alla sua stella Joel Embiid, MVP in carica allora, un po’ di pazienza in modo da costruirgli un roster da titolo.
Un anno dopo, l’ex dirigente dei Rockets è riuscito a portare in Pennsylvania Paul George, costruendo così un roster in grado di competere come chiedeva Embiid, che però ha confessato di non essere sempre stato sicuro che tutto ciò potesse veramente funzionare. “Mentirei se dicessi che la mia pazienza non è stata messa alla prova. Perché sono ad un punto in cui non ci sono premi, non c’è regular season, non ci sono All-NBA o All-Star possano cambiare la mia eredità. Beh, alcune cose ci sono, ma un titolo è sicuramente la più importante. Quindi, quando pensi a come vuoi che la gente ti ricordi, vuoi che ti ricordino come uno che ha vinto. Quando ti presentano un piano, alcune volte va bene e alcune volte no. Abbiamo ancora tanta strada da fare. Sulla carta sembra magnifico. Ma dobbiamo comunque scendere in campo e dare prova di ciò.”
Il piano di Morey per costruire una squadra vincente attorno a Joel Embiid
Il piano di Morey era questo: lasciar andare via Harden solamente in cambio di un’altra stella, oppure della possibilità di ottenerne una in futuro. E così è stato. Philly ha mandato via l’ex Rockets, e P.J. Tucker, in cambio di giocatori con contratti in scadenza e scelte al draft. In questo modo i Sixers hanno creato spazio salariale sufficiente per firmare un free agent al massimo salariale in questa estate. Nonostante Embiid non abbia voluto esprimere il proprio giudizio sul fatto che lui, Maxey e George siano il “Big Three” più forte della lega, non si è però tirato indietro all’idea di confidare come si senta all’idea che i tre possano giocare insieme.
“Penso che, per quanto riguarda il campo, sia incredibile. Specialmente quando hai anche un lungo, anche se non mi piace definirmi lungo. Quando hai un giocatore che sa giocare in post e anche in isolazione, devi avere dei giocatori che non abbiano paura di tirare. PG è un grande tiratore da 40%, 45 sul prendi e tira. Tyrese sappiamo che è un grande tiratore, sia dal palleggio che prendi e tira. Sulla carta sembra fantastico perché hai entrambi i giocatori che possono giocare lontano dalla palla e anche con la palla in mano e sono degli ottimi tiratori. E poi ci sono anche io,” ha detto il prodotto di Kansas sorridendo. “Quindi sì, sembra grandioso.”
Philadelphia è stata una delle squadre più attive in questa free agency
L’ex giocatore dei Clippers non è l’unico nuovo acquisto di questa free agency in casa Sixers. Infatti, sono arrivati anche Andre Drummond, Eric Gordon e Caleb Martin. In più, anche Kelly Oubre ha deciso di rimanere a Philadelphia. “Questa cosa mi rende entusiasta perché penso che in realtà possa tenermi in salute. Non devo sforzarmi e assicurarmi di farne 30 o 40 tutte le sere per farci vincere e posso lasciar fare a loro. Ci saranno delle notti in cui mi sento bene e quindi ok, ma se finisco una partita con 10 o 15 punti non c’è nessun problema. Alla fine le due cose si equilibrano. L’obbiettivo è quello di lasciar fare quello che vogliono a loro due in modo da non doverlo fare io. Ai playoffs invece è un’altra storia. Lì si che si va forte. Ma in regular season bisogna farli sentire bene e giocare bene.
L’obbiettivo è sempre quello di vincere un titolo, ma non succede da un giorno all’altro. E speriamo che non ci voglia tutto il tempo necessario quando cerchi di portare tutti sulla stessa lunghezza d’onda e assicurarti che tutti conoscano il loro ruolo e cosa devono fare per essere sicuri di raggiungere questo obbiettivo. Cercheremo comunque di fare del nostro meglio,” ha detto Joel Embiid.