Le indagini della NBA sul caso Danuel House sembrano essere state una fonte di distrazione per i giocatori degli Houston Rockets, come affermato da James Harden.
È stata la superstar dei Rockets a parlarne ai media. Dopo la schiacciante sconfitta in gara 5 contro i Lakers che ha determinato l’eliminazione della franchigia del Texas dai playoffs, “The Beard” ha parlato così ai microfoni. “È stato davvero deludente. Ha influenzato tutti noi che ovviamente dovevamo ancora giocarci la partita e la serie. Ma ci ha influenzato perché è stata una distrazione e perché lui aveva un gran ruolo all’interno delle nostre rotazioni“.
#Rockets star James Harden on the Danuel House situation:
"Very, very disappointing. It affected us. Obviously, we still have to go out there and play a basketball game, and play a series. But it affected us. Obviously, it's a distraction. He was a huge part of our rotation." pic.twitter.com/pWx2GeGkw2
— Ben DuBose (@BenDuBose) September 13, 2020
House ha viaggiato a 11.4 punti e 5.8 rimbalzi di media in 31 minuti nelle sue 9 partite giocate in questi playoffs.
Danuel House aveva già saltato gara 3 per ragioni personali e subito dopo, Chris Haynes di Yahoo Sports ha riportato la notizia che la NBA stesse facendo delle verifiche sull’ex giocatore di Texas A&M per aver presumibilmente invitato (contro il regolamento NBA) una addetta ai test per il COVID-19 dentro la sua camera d’hotel. Alla fine, si è scoperto che House ha trascorso parecchie ore con l'”ospite non autorizzato” e quindi ha dovuto lasciare la bolla.
Anche un altro compagno di James Harden all’inizio sotto indagine
Non solo Danuel House era stato messo sotto osservazione dalla NBA, ma anche il compagno di squadra Tyson Chandler.
All’inizio, il caso era stato aperto perché sul fascicolo era riportato che la donna aveva avuto dei contatti con il centro dei Rockets e non con House. Anche Chandler aveva saltato gara 3 per “ragioni personali”, ma alla fine dell’investigazione è stato dichiarato estraneo alla vicenda.