Secondo Bleacher Report NBA, il neo acquisto degli Oklahoma City Thunder, Shai Gilgeous-Alexander rinuncia alla partecipazione ai Mondiali FIBA di quest’anno con la nazionale canadese.
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La scelta numero 11 al Draft NBA del 2018 non è stato il primo a rifiutare l’invito della propria nazionale.
Per quanto riguarda il Canada alcuni giocatori NBA, infatti, hanno deciso di concentrarsi di più sul campionato statunitense piuttosto che prendere parte alla competizione internazionale.
Coloro che hanno rinunciato sono: la seconda scelta al Draft NBA di quest’anno R.J. Barrett, Andrew Wiggins, l’ala militante da 5 anni nei Minnesota Timberwolves e Jamal Murray, la guardia che insieme al serbo Jokic è stata autrice di una grande annata ai playoff di quest’anno con i suoi Denver Nuggets.
Staremo a vedere se, nonostante le numerose assenze non da poco, il Canada riuscirà a superare il girone con Senegal, Lituania e Australia, per poi proseguire nella corsa per il titolo mondiale.
La rinuncia alle chiamate della nazionale sta diventando un problema?
E’ davvero strano che moltissimi giocatori quest’anno abbiano deciso di rifiutare la chiamata della propria nazionale.
Rappresentare il proprio paese in una competizione internazionale dovrebbe essere considerato un privilegio ma evidentemente è più vista come una scocciatura.
La guardia francese militante negli Orlando Magic, Evan Fournier, ha espresso le sue idee in un’intervista dicendo che è normale che i giocatori statunitensi non abbiano stimoli perchè troppo superiori qualitativamente.
Il neo acquisto dei Phoenix Suns, Ricky Rubio, pensa invece che quest’anno tutte le nazionali abbiano le stesse chance di fare bene e che non ce ne sia una che sovrasti nettamente le altre.
Però fa comunque strano vedere giocatori rifutare la chiamata nonostante non abbiano mai giocato per la propria nazionale.
L’MVP di quest’anno Giannis Antetokounmpo ha espresso invece il desiderio di scambiare il recente premio individuale per il titolo mondiale.