Bronny James ha fatto la storia della NBA, diventando il primo figlio di un giocatore della lega a giocare una partita in campo con suo padre (oltre che nella stessa squadra) .
Di recente ha anche segnato i suoi primi punti in NBA, in una trasferta dei Los Angeles Lakers, e sta viaggiando con una media di 0.7 punti in 6 partite.
Eppure, il figlio del Re non è rimasto troppo tempo in gialloviola, siccome il team ha deciso che avrebbe dovuto giocare in G League. Secondo quanto riportato da Brian Windhorst di ESPN, i Lakers hanno inoltre stabilito che Bronny parteciperà solo alle partite casalinghe South Bay Lakers.
“Giocherà solo in casa, sarà un giocatore part-time della G League e non salirà sulla United Airlines per andare alle partite in trasferta” ha detto l’insider in una puntata del podcast Hoop Collective. “So che sta ricevendo un trattamento speciale e un po’ di nepotismo. Va bene così. Onestamente, non mi interessa. Come ho detto, è normale. Ma penso che sia dannoso per lui. Non mi piace questa cosa. Non so di chi sia stata l’idea, ma ovviamente ai Lakers va bene così e stanno facendo così. In questo caso specifico, penso che si sia andati troppo oltre, e non credo che questo giovi a Bronny in primis. Non credo che vada a vantaggio dei South Bay Lakers e non credo che vada a vantaggio neanche di LeBron, a questo punto”.
Bronny ha già fatto il suo debutto in G League, sabato scorso, in una partita contro i Salt Lake City Stars. Ha giocato 31 minuti e segnato 6 punti con un 2 su 9 dal campo, di cui uno 0 su 4 da oltre l’arco. La guardia ha inoltre messo su una prestazione da 3 rimbalzi, 4 assist, 2 palle rubate e una stoppata.
LeBron era presente a bordo campo per sostenere il figlio, insieme alla moglie Savannah e alla figlia Zuri. Anche la nonna di Bronny, Gloria James, era presente, insieme ad Anthony Davis, D’Angelo Russell e Rob Pelinka.