In una trade deadline particolarmente tranquilla, nella quale non si sono verificati grandi scambi degni di nota, gli Atlanta Hawks non fatto eccezione. Nonostante infatti attualmente occupino il 10° posto ad Est, l’ultimo utile per accedere quantomeno ai Play-In, la dirigenza ha deciso di mantenere lo stesso organico. Dopo l’arrivo di Dejounte Murray lo scorso anno, ci si aspettava un sostanziale salto di qualità da parte della squadra. La realtà è stata però ben diversa, con gli Hawks eliminati al primo turno di playoffs da Boston.
Anche quest’anno, sebbene Atlanta sia tra le squadre più prolifiche, difensivamente si piazza tra le peggiori in tutta la lega. Ci si aspettava dunque qualche trade, con Murray stesso che era coinvolto in numerosi rumors di mercato. Alla fine però, come confermato anche dallo stesso GM Landry Fields, pare che non siano arrivate offerte che si adattavano agli obiettivi a lungo termine della franchigia.
“Penso che sapremo quando sarà il momento di cedere i giocatori”, ha detto Fields. “E sapremo quando sarà il momento di prendere qualcuno di nuovo. Ma evidentemente non era il momento giusto. Quindi tutto considerato, sì, alla fine abbiamo deciso che non avremmo fatto nulla”, ha aggiunto. “Avremmo potuto fare qualcosa? Assolutamente. Ma sarebbero stati risultati a breve termine che non pensavamo ci avrebbero portato benefici sul lungo termine.”
Vedremo dunque se alla fine la scelta di non muoversi sul mercato pagherà e se la squadra riuscirà a trovare una propria identità difensiva, indispensabile soprattutto per poter provare a fare bene anche in postseason.