Dopo la scelta, un poco a sorpresa di martedì, è la volta della presentazione ufficiale di Billy Donovan come nuovo head coach dei Chicago Bulls.

Diciamo a sorpresa perché l’ex allenatore dei Thunder non era tra i candidati quando la franchigia dell’Illinois ha iniziato la ricerca. Donovan, infatti, non ha rinnovato il contratto con il team di Oklahoma dopo la sconfitta in gara 7 di primo turno contro gli Hooston Rockets. Solo da qual momento sono iniziati contatti con i Bulls.

Billy Donovan si presenta ai Bulls: “Qui per la storia, per la società e per l’impatto della franchigia nel mondo del basket”

A confermare che l’idea Donovan è nata solo dopo l’addio di quest’ultimo con i Thunder è stato lo stesso Arturas Karnisovas (vice-presidente dei Bulls). Il dirigente lituano ha dichiarato che il front office stava studiando altri profili, ma quando ha saputo dell’addio ai Thunder hanno immediatamente contattato Billy.

“Una volta saputo della rescissione contrattuale di Donovan ci siamo fiondati in maniera decisa e insistente su di lui. Abbiamo fatto di tutto e pensato ad ogni modo per convincerlo a venire. Abbiamo provato a dimostrargli che questo è il posto giusto per lui, e come vedete siamo riusciti nel nostro intento”.

Bulls, Donovan è il coach giusto per tornare ai playoffs?

I Bulls, con l’esonero di Boylen e la firma di Donovan, sperano di aver trovato l’allenatore giusto per tornare ai playoffs che mancano dal 2017 (e l’ultima serie vinta è targata addirittura 2015). Donovan è un coach che ha mostrato di sapere far esprimere al meglio i propri giocatori e che sa come si arriva in post-season.

Viene da 5 viaggi ai playoffs di fila con i Thunder (e una filane di conference quasi vinta), mentre in NCAA ha portato al successo Florida University per due anni consecutivi (nel 2006 e nel 2007). Così la pensa anche Karnisovas che infatti elegia il nuovo arrivato dicendo:

“Oltre ad averci assolutamente convinto il suo progetto mostratoci durante i colloqui, basta vedere le ultime stagioni in cui ha allenato per capire che è il coach giusto per noi. Ha avuto solo record positivi qui nella NBA, ed è stato capace di costruire una grande squadra anche quando in molti non ci credevano”.

Il 55ennne coach ex Florida dovrà trovare il modo di risollevare una squadra che negli ultimi anni ha mostrato talento, ma non lo ha saputo esprimere. Basti pensare che nelle ultime tre stagione la percentuale di vittorie dei Bulls è stata del 31%. La seconda peggiore nella NBA negli ultimi tre anni (secondo ESPN Stats & Information). Solo i New York Knicks hanno fatto peggio. Di diversa qualità sono stati i 5 anni passati da Donovan con i Thunder, dove la peggiore percentuale di vittorie è stata 57,3% nel 2016\17 riuscendo comunque a centrare i playoffs. Donovan, però, non sembra essere scoraggiato dal passato dei Bulls ed è convinto di poter far bene.

“Con i Thunder mi sono lasciato in buoni rapporti. Ho un grande rispetto per tutti lì, ma sentivo che l’avventura lì era finita. L’ho capito io e l’ha capito la società, ed è stato importante per me lasciarci bene, perché io mi porterò solo bei ricordi di Oklahoma. Non ho ancora parlato dopo la rescissione del contratto. E mi sento di dirvi che ai Thunder è stata un’esperienza incredibile e lo è stata per l’eccezionale apertura da parte del front office nei miei confronti. Il nostro è stato un rapporto di massima correttezza fino all’ultimo giorno e lavorare con Sam Presti è stato fantastico e motivo di crescita, lui è un vero professionista”.

“Detto ciò ora devo andare avanti, felice, e con tanta voglia di entrare subito in sintonia con il nuovo ambiente come fatto ad Oklahoma. Qui a Chicago ci sono tutte le premesse per vivere un’altra stupenda avventura. Sono entusiasta per ciò e non vedo l’ora che inizi la prossima stagione”.

Zach LaVine eccitato dall’arrivo di Donovan a Chicago

Il primo a parlare di Donovan, tra i giocatori a roster dei Bulls, è stata la stella della franchigia Zach LaVine. L’ex T’Wolves ha espresso belle parole per il nuovo coach, nella speranza che sia quello giusto per far esaltare il suo talento. Zach in sei stagioni NBA ha cambiato ben 5 head coach (Flip Saunders, Sam Mitchell, Tom Thibodeau, Fred Hoiberg e Jim Boylen) senza mai riuscire ad avere grande fortuna e continuità.

Con l’ex coach dei Thunder spera di trovare la necessaria stabilità e costanza.

“Per le persone come che me voglio puntare ad affermarsi tra i grandi e ad alti livelli, vuoi e devi anche essere allenato molto bene, da un coach molto preparato. Donovan ha dimostrato più volte di essere un grande allenatore e per questo sono felice del suo arrivo. Gli ho già mandato un messaggio appena sentita la notizia e gli ho scritto: Sono pronto a seguirti ed estremamente eccitato di iniziare questa nuova avventura con te”.