Questa notte, i Minnesota Timberwolves sono stati sconfitti per 106-98 dai Portland Trail Blazers, in trasferta, in Oregon.
La serata di Anthony Edwards non è stata per nulla facile, nonostante abbia comunque chiuso la partita con 24 punti, 4 rimbalzi, 4 assist, 4 palle rubate e una stoppata. Il problema è stato infatti la bassa percentuale al tiro: solo un 10 su 25 dal campo e un deludente 0 su 9 da tre.
Il che è molto strano se consideriamo il fatto che Edwards, preso con la prima scelta al Draft 2020 da UGA, è considerato una delle migliori guardie tiratrici della lega a soli 23 anni. Ha anche partecipato all’NBA All-Star Game, per 2 volte. Attualmente sta viaggiando con una media di 27.8 punti, 5.2 rimbalzi, 3.8 assist e 1.2 palle rubate a partita, con una percentuale di realizzazione al tiro pari al 46.2% dal campo e un ottimo 42.3% da tre.
E poi il team, lo scorso anno, aveva raggiunto le Western Conference Finals per la prima volta dal 2004. Ma quest’anno le cose sono cambiate.
Dopo 12 partite giocate nel complesso, i Timberwolves possiedono un record di 6 vittorie e 6 sconfitte, buono solo per l’undicesimo posto della classifica della Western Conference. Stanno inoltra attraversando una striscia negativa di 3 sconfitte consecutive.
Dopo la partita persa contro i Blazers, Edwards ne ha parlato in maniera estremamente schietta con Dane Moore di Blue Wire.
“Abbiamo le risposte. Il coach ce le dà” ha detto. “Semplicemente non riusciamo a eseguirle come squadra. Ogni sera, a 35 minuti dall’inizio, ci viene spiegato cosa fare per vincere, ma poi non lo applichiamo con costanza. Dobbiamo ritrovare questa mentalità e crescere”.
Gli ha poi fatto eco Julius Randle, quando gli è stato chiesto se questi problemi si possano risolvere in allenamento o durante l’analisi video. In realtà, come ha confermato anche il giocatore, tali aspetti vengono già affrontati. È una responsabilità individuale dei giocatori fare uno sforzo personale per migliorare.
“Ne parliamo e lavoriamo su questi aspetti ogni giorno” ha spiegato. “Ora tocca a noi, come giocatori, prenderci le nostre responsabilità, guardarci allo specchio e risolvere. Quando decideremo di farlo con costanza, inizieremo a vincere”.