La vicenda tra Ben Simmons e i Philadelphia 76ers sembra non avere fine e le lamentele verso il giocatore australiano sono arrivate pure dalla patria del giocatore. Infatti, anche una delle bandiere della nazionale Andrew Bogut ha espresso le sue opinioni dopo che il suo giocatore è stato cacciato da Doc Rivers in allenamento. “Quello che sta succedendo non è buono per nessuna delle parti, secondo me. Per quanto riguarda Ben, allenarsi con il telefono in tasca, il non fregartene di quello che ti sta accadendo attorno… sfortunatamente non è nuovo a comportamenti del genere. Li abbiamo già vissuti con la nazionale. Sicuramente non starà simpatico a tutti, ma spero che riescano a trovare una soluzione in modo che entrambe le parti possano uscirne positivamente da tutto questo.
Quello che penso io è che lui si sia presentato ad allenamento in modo da così dover essere pagato. Se fa il minimo indispensabile e poi gli chiedono di lasciare la squadra solo perché è dannoso e fa solo quello che vuole, secondo le regole della lega, se è la squadra a chiedergli di andarsene, allora, dovrà essere pagato.”
Non solo Andrew Bogut ha parlato di ciò che sta succedendo attorno a Simmons, ma anche il coach dei Boomers Brian Goorjian in un’intervista a SEN Breakfast. “Sono deluso da Ben Simmons. Ho visto quello che è successo e ho pregato Dio affinché tutto vada per il meglio e questo ragazzo possa sbocciare. Sembra irraggiungibile adesso, però non penso che si possa fare più di quello che hanno fatto i 76ers. Hai un ragazzo che ha bisogno di essere mandato via, ma come lo mandi via? Che sia arrivato fino a questo punto è orribile e non ho una risposta su come si possa affrontare una situazione del genere.”
Goorjian poi va avanti dicendo: “Ben è speciale ed ha un talento fuori dal normale. Spero che possa si presenti quell’opportunità che merita o possa andare dove può realmente far vedere chi è realmente. È anche un ottimo compagno di squadra. È stato criticato molto, ma lui sa di riuscire a coinvolgere tante persone quando gioca. Ma questo è quello che fa. Quello che sta succedendo non mi dovrebbe riguardare, ma per me quel ragazzo fa parte della nostra famiglia. Mio fratello l’ha allenato quando era a Box Hill. Abbiamo fatto parte della sua carriera, la nostra famiglia l’ha sempre supportato. Conosco bene suo padre. Questo ragazzo è davvero una buonissima persona e davvero un grande giocatore di basket.”