All’Allianz Dome tornano in campo i padroni di casa di Trieste, i quali ospitano Pesaro a una settimana di distanza dal ko all’overtime contro Reggio Emilia. Una sconfitta che ha interrotto la striscia di due successi consecutivi dei friulani, sempre terzi in graduatoria in LBA. Avversario di giornata una Carpegna Prosciutto rigenerata dalla cura Banchi e sempre più solida anche in trasferta. I marchigiani vogliono dimenticare il brutto scivolone di Brescia risalente ad appena tre giorni orsono.
Le due compagini sono, peraltro, le uniche, ad oggi, capaci di fermare la capolista Olimpia Milano in campionato e vengono complessivamente da un discreto momento. A conferma di ciò arriva puntuale la serata di oggi, nella quale si è visto buon basket da entrambe le parti per buona parte dei 40′. A prevalere con il punteggio di 89-78, sono i friulani, di fatto, padroni della contesa fin dalla palla a due e bravi a restare in partita con più continuità degli avversari.
Allianz Trieste-Carpegna Prosciutto Pesaro: l’analisi del match
La gran partenza di Trieste nei primi 10′ di partita segna in linea generale l’andamento della gara. Il 4/4 oltre l’arco del quarto di apertura racconta bene la pazienza e la costanza avuta in attacco dai triestini. La circolazione di palla dei ragazzi di Ciani è sempre fluida e a beneficiarne è, come detto, la precisione al tiro. Il dato del tiro pesante sfiora il 70 % alla sirena finale (11/16) accompagnato da un più che discreto 60 % da due. Trieste prima di oggi era quarta in LBA per assist distribuiti (18 di media a partita) e dopo i 24 di stasera la sua posizione non potrà che migliorare.
Il controllo dell’Allianz è apparso sempre costante, con il vantaggio che varca spesso e volentieri la linea degli 8-10 punti di scarto, ad esclusione di un momento di blackout a metà terzo quarto. La tripla di Larson ha riportato Pesaro fino al -2, ma gli uomini di Banchi non hanno saputo restare a contatto con i padroni di casa. Non può non avere inciso l’infortunio occorso a Tyrique Jones, fino a quel momento il miglior giocatore della Carpegna Prosciutto e costretto a uscire dal campo verso la fine del terzo parziale. L’americano aveva, fin lì, messo a referto una doppia doppia (l’ottava stagionale) da 20 e 12 rimbalzi, 5 dei quali offensivi.
L’energia di Jones ha rappresentato una sorta di bug nel sistema che Trieste ha faticato a leggere nel corso della gara. A rimbalzo i triestini hanno, infatti, concesso tanto, guardando anche solamente a quelli regalati sul fronte offensivo. Pesaro, dal canto suo, non ha saputo sfruttare i tanti extra possessi a disposizione, sbagliando tanto al tiro (48 % da due e un 28 % da tre), comprese quelle conclusioni aperte e rese possibili, proprio, dal buon lavoro sotto le plance. Per poter provare a rimontare una macchina perfetta in attacco come quella friulana è necessario trovare il cinismo dei tempi migliori, già visto, tra gli ospiti, contro Milano.
Oltre agli errori in attacco, da registrare anche qualche problemino sul fronte difensivo in casa VL. Trieste, prima di oggi era all’ultimo posto per percentuale di punti segnati a partita (75.5), un dato che fa riflettere visti i quasi 90 lasciati per strada stasera dai marchigiani. Sono cinque i giocatori dell’Allianz in doppia cifra: tra questi spiccano per efficacia e concretezza Delia e Corey Davis. Nelle fila di Pesaro brilla, principalmente, il già citato Jones, a cui si aggiunge il buon contributo di Larson.
I tabellini della gara
Parziali singoli quarti: 26-20; 20-17; 19-21; 24-20
Parziali progressivi: 26-20; 46-37; 65-58; 89-78
Allianz Trieste: A. Banks 11, C. Davies 14, F. Mian 13, M. Delia 15, A. Grazulis 14, J.M. Fernandez 7, S. Konate 9, L. Deangeli 3, T. Fantoma n.e, D. Cavaliero, L. Campogrande 3. Coach Franco Ciani.
Carpegna Prosciutto Pesaro: D.Moretti 6, M.Tambone 3, D.Lamb 4, G.Camara 4, S.Zanotti, V.Sanford 13, L.Demetrio 6, C.Delfino 6, T.Jones 20, U.Stazzonelli n.e, T.Larson 16. Coach: Luca Banchi.