Breanna Stewart lo aveva detto.
Il progetto Unrivaled è cresciuto moltissimo rispetto alla cena di due anni fa, quando l’idea è stata messa in piedi. La lega di basket 3×3 messa in piedi da Stewie e Napheesa Collier, vedrà ufficialmente la luce a gennaio.
In un contesto storico che vede l’interesse per la pallacanestro femminile crescere sempre di più, un nuovo campionato professionistico negli Stati Uniti potrebbe aiutare a far crescere ulteriormente anche il gioco, oltre a rendere più facile per le giocatrici professioniste il rimanere nel Paese durante l’offseason WNBA. Almeno questo è ciò che sperano Stewie e Napheesa.
Ma andiamo a vedere meglio di cosa si tratta.
Qual è l’obiettivo del progetto?
“Non c’è nulla che non piaccia alla gente riguardo questo progetto, l’unica cosa che spaventa è che è il primo anno” ha detto Stewie. “Unrivaled è stato costruito come un prodotto di cui alcune donne possono usufruire. È stato pensato per risolvere alcuni dei problemi che, secondo me, il tifoso medio che guarda la pallacanestro femminile non riesce a cogliere. Si tratta di problemi riguardo gli spazi, problemi riguardo le tempistiche. Sono tutti problemi che noi abbiamo e le nostre controparti maschili no, il che che rende il gioco universitario e la NBA molto più interessanti da guardare. Unrivaled non sarà un’All-Star Game da guardare. È pensato per far emergere il meglio del meglio, e per far competere le più grandi giocatrici degli Stati Uniti come si deve”.
Quali sono le modalità?
Il campionato, come era stato annunciato già la scorsa estate per la prima volta, durerà otto settimane in totale, e le trenta giocatrici che ne hanno preso parte saranno divise in sei squadre.
I team giocheranno due partite a settimana, su un campo grande circa due terzi di quelli usati dalla WNBA. Le squadre rimarranno le stesse per tutta la “stagione”.
Le partite saranno fatte di quattro quarti, e ogni quarto durerà leggermente in meno rispetto a quelli di una partita di basket WNBA. Il Commissioner della lega, Alex Bazzell (marito della Collier), ha dichiarato che le regole ufficiali saranno rese note in un secondo momento.
Le giocatrici saranno ospitate in una struttura distante circa 15 minuti dal campo di gioco, che è attualmente in costruzione a Miami.
La Collier ha poi dichiarato che verranno messe a disposizione delle sale pesi, delle stanze per la fisioterapia e degli spazi interamente dedicati ai bambini, in modo che le giocatrici possano prendersi cura di se stesse.
“Stewie e io abbiamo entrambe una famiglia, e capiamo l’importanza dell’assistenza dei nostri figli” ha detto la Collier. “Ci assicuriamo che le giocatrici della lega che hanno dei figli si possano prendere cura di loro”.
Come l’ha presa la WNBA?
La WNBA ha accolto con gioia l’imminente debutto di Unrivaled.
“A nome della WNBA, applaudiamo le nostre stelle, Napheesa Collier e Breanna Stewart per il lancio di Unrivaled” la Commissioner WNBA, Cathy Engelbert, in un comunicato ufficiale. “Lo slancio per il basket femminile non è mai stato così grande, e continueremo a lavorare tutti insieme per dare alle fantastiche giocatrici WNBA i meriti che gli spettano”.
La nuova lega spera infatti di poter aiutare le giocatrici a rimanere negli Stati Uniti, invece di essere costrette a giocare all’estero durante l’offseason, solo per poter arrotondare e guadagnare stipendi che si rivelano essere doppi o tripli rispetto a quelli della WNBA.
Attualmente, Caitlin Clark guadagna poco più di 76.000 dollari all’anno e Jackie Young, la giocatrice più pagata della lega, 252.450.
Se da un lato gli stipendi più alti e le opportunità di gioco in Europa e Asia sono stati allettanti, dall’altro la Prioritization Rule della WNBA ha reso più difficile per le giocatrici poter militare sia nella lega statunitense sia all’estero.
Secondo il nuovo CBA della WNBA, infatti, se le giocatrici non si fossero presentate in tempo al training camp della propria squadra statunitense, sarebbero state sospese e non avrebbero percepito il proprio stipendio per tutto il resto della stagione.
Questa iniziativa casca a pennello anche in base a quanto successo a Brittney Griner in Russia. La Griner è stata infatti trattenuta in un carcere russo per ben 10 mesi, arrestata in aeroporto mentre si accingeva ad iniziare la sua ennesima stagione per l’UMMC Ekaterinburg.
La giocatrice aveva ovviamente dichiarato di essere rimasta traumatizzata da quell’esperienza, e che non aveva la benché minima intenzione di tornare all’estero. Se non per sempre, almeno per un po’. Ora, un’opportunità come quella offerta da Unrivaled, potrebbe permettere alle giocatrici di rimanere negli Stati Uniti e risolvere questo, e anche altri, tipi di problemi.
Quanto verranno pagate le giocatrici?
Stewie e la Collier hanno dichiarato che tutti gli stipendi delle giocatrici saranno a sei cifre, e che le ragazze avranno a loro disposizione anche una quota di partecipazione azionaria della lega.
Ciò significa che le giocatrici arriveranno a guadagnare quelli che sono gli stipendi più alti nella storia delle leghe sportive professionistiche femminili.
“Questo è molto importante per noi” ha dichiarato la Collier ad Associated Press. “I compensi sono una parte estremamente importante di Unrivaled, in quanto lega e in quanto azienda. Tutte le giocatrici otterranno una quota di partecipazione della lega. Per loro, avere una fetta della torta per mantenere i figli è qualcosa di molto importante. Tutto ciò ci rende davvero entusiasti”.
Anche Stewie ha detto che un compenso adeguato è fondamentale per le giocatrici, siccome molte delle quali hanno trascorso tantissime offseason all’estero per aggiungere qualche soldo al proprio reddito WNBA. La media degli stipendi WNBA si aggira intorno ai 130.000 dollari all’anno, mentre solo pochissime possono guadagnarne più di 500.000. Ovviamente, però, non si tratta di una cifra che riguarda solo il salario. Si tratta di un insieme tra stipendio, contratti di sponsorizzazione, qualche soldo guadagnato con la partecipazione di un campionato all’estero e un bonus.
“È incredibile, non soltanto il fatto che gli stipendi siano simili o superiori a quelli della WNBA, ma anche che si possano costruire partnership con marchi che non possono essere ottenute con la WNBA o, addirittura, con la NBA” ha detto Stewie. “Non si tratta solo di uno stipendio, ma stiamo tentando di mostrare a queste aziende chi siamo in quanto giocatrici”.
Chi vedremo in campo?
Unrivaled prevede la partecipazione di trenta giocatrici divise in sei squadre diverse, come sottolineato anche prima.
Oltre a Stewie e la Collier abbiamo: Kelsey Plum delle Las Vegas Aces, Rhyne Howard delle Atlanta Dream, Chelsea Gray delle Aces, Arike Ogunbowale delle Dallas Wings, Jewell Loyd delle Seattle Storm, Jackie Young delle Aces e Kahleah Cooper delle Phoenix Mercury.
Poi, ancora.
Il mese scorso, anche Angel Reese ha reso pubblica la sua decisione di firmare con Unrivaled, il tutto dopo l’annuncio ufficiale della lega sul suo account X.
La Reese è appena arrivata, ma ha già capito bene come funziona la realtà della WNBA. Ma lei non aveva la minima intenzione di lasciare il Paese, a meno che non si sentisse costretta.
Diversa è invece l’opinione di Caitlin Clark, che ha glissato la possibilità di entrare a far parte della Unrivaled Basketball League.
“Onestamente, in questo momento sono molto concentrata su quello che sto facendo” ha dichiarato a Matthew Byrne di Clutch Points. “Una cosa alla volta. Non posso sempre passare alla prossima. Il mio obiettivo ora è qui”.
Paige Bueckers, per contro, sta già pensando al suo futuro nonostante viva a pieno il presente. La stella di UConn ha intenzione di rendersi eleggibile per il prossimo Draft WNBA, e ha già firmato con Unrivaled. Vi prenderà parte, infatti, nel 2026.
“Tutto ciò è molto bello. Ovviamente, nonostante io stia pianificando il futuro, devo vivere nel presente” ha detto ai microfoni di Associated Press. “Ma essere parte di qualcosa del genere, qualcosa che è molto più grande di me, è bellissimo. Penso che Stewie e Napheesa abbiamo investito bene, e il ritorno dell’investimento sarà enorme. Penso che questa lega andrà incontro a grandi passi avanti. Unrivaled sarà una grande iniziativa per chi vuole restare qui durante l’offseason della WNBA”.
E, infine, chi sponsorizzerà questa iniziativa?
La nuova lega ha annunciato che sarà presente un forte gruppo di investitori e partnership per finanziare ildebutto. Tra questi figurano Carmelo Anthony, Alex Morgan, Megan Rapinoe, Michelle Wie West, Ashton Kutcher, Steve Nash e Geno Auriemma tra i singoli.
L’ex direttore di ESPN, John Skipper, e l’ex direttore di Turner, David Levy, sono altri due investitori del progetto, che daranno una mano anche nello stilare l’accordo per quanto riguarda i diritti mediatici della lega. Levy, che è anche co-fondatore e co-CEO di Horizon Sports & Experiences, si occuperà della vendita delle sponsorizzazioni di Unrivaled.
“Per anni, le donne hanno fatto molto affidamento sulle sponsorizzazioni extra-campo per la maggior parte delle loro entrate” ha dichiarato Stewie. “Con Unrivaled, stiamo rivoluzionando il gioco dando priorità agli investimenti nelle nostre giocatrici e garantendo che la qualità delle loro prestazioni in campo si rifletta anche nella loro retribuzione”.
Unrivaled ha poi annunciato Ally come primo sponsor ufficiale.
“Credo che Ally abbia sempre sostenuto le atlete e gli sport femminili, e lo sta facendo di nuovo con Unrivaled” ha dichiarato Stewie a Quinn Diaz di Complex. “Quindi, avere il loro sostegno ci rende davvero felici, e credo che il sentimento sia reciproco”.
L’accordo con Ally contribuirà a facilitare il successo delle trattative per la trasmissione televisiva delle partite, oltre a far arrivare i soldi direttamente alle giocatrici. Stewie ha poi spiegato in che modo il modello di proprietà delle giocatrici della lega servirà meglio gli atleti, sottolineando che l’impegno per la fondazione della lega rimane il messaggio principale.
La CMO di Ally, Andrea Brimmer, ha parlato della partnership nel corso di un panel che si è svolto venerdì 19 luglio: “Ally, in quanto marchio, fa cose che nessun altro sta facendo. Investe e corre rischi, è innovativa. Ed è proprio questo il senso della partnership. Ne ho parlato un po’ sul palco, non esiste una scienza esatta per valutare gli sport femminili, perché i modelli non funzionano come per quelli maschili, al cento per cento. Quindi, a volte, bisogna usare il Golden Gut. E, in questo caso, tutto sembra così giusto. Si sente lo slancio, si sente l’energia. E quindi farne parte è davvero emozionante per noi”.
La Collier ha poi dichiarato che lei e Stewie volevano creare una lega che avrebbe cambiato il modo in cui gli sport femminili sono visti e il modo in cui le leghe sportive operano solitamente.
“Noi abbiamo avuto una visione, ma questa non è solo la nostra lega: appartiene alle giocatrici, e il modello che abbiamo messo in piedi lo riflette” ha concluso.