Le Olimpiadi per l’atletica iniziano domani, ma oggi vi mostriamo un set di comeback da Tamberi a Johnson davvero importante ed interessante. La pagina Instagram della World Athletics ha condiviso 6 giorni fa delle “grandi rivincite” di alcuni atleti di grande rilievo, tra cui quelle dell’ex velocista americano e del capitano azzurro nonché vincitore a Tokyo dell’oro nel salto in alto. Sono 6 le “storie” che la pagina della federazione ha raccontato molto brevemente, in maniera schematica. Ecco di seguito di cosa si tratta realmente.
Olimpiadi, i comeback più importanti nell’atletica: da Tamberi a Johnson
Sei storie di “comeback”, 6 rivincite alle Olimpiadi per l’atletica mondiale. La World Athletics ha illustrato alcune rivincite personali che atleti internazionali come Johnson o Tamberi, per citarne due, hanno conquistato in diverse edizioni dei Giochi Olimpici. Dal 1992 al 2021, quasi 30 anni che vengono racchiusi in 6 immagini, 6 atleti diversi, 6 storie diverse, tutte da scoprire. Ecco i protagonisti di questo breve “racconto” che vi riportiamo divisi per punti.
- MICHAEL JOHNSON: Ha dell’incredibile la storia di Michael Johnson. Il velocista americano è stato vittima di un’intossicazione alimentare che ne ha condizionato nettamente le prestazioni nel 1992 a Barcellona portandolo ad un’eliminazione in batteria nei 200 dove era il grande favorito. 4 anni più tardi il fuoriclasse ha conquistato il successo nei 400 e anche nei 200 dove ha anche siglato il primato mondiale.
- DAN O’BRIEN: Non prende parte ai Giochi del 1988 per infortunio, non si qualifica da favorito a Barcellona nel 1992. Una storia che sembrava portarlo all’eterno incompiuto olimpico nonostante il record mondiale nel decathlon, ma nel 1996 ad Atlanta è arrivato un oro straordinario a compiere la sua personale “rinascita”.
- HICHAM EL GUERROUJ: Una caduta in finale nel 1996 ad Atlanta lo ha escluso dalla lotta all’oro nei suoi 1500, 4 anni dopo da dominatore della distanza si è dovuto accontentare dell’argento nell’edizione di Sydney. Il mezzofondista marocchino ha compiuto il suo “comeback” perfetto ad Atene con una straordinaria doppietta 1500-5000 nell’ultima gara della carriera.
- FELIX SANCHEZ: Emozionante la storia del dominicano, che da portabandiera del suo paese a Pechino non riesce a qualificarsi per le semifinali nei suoi 400hs, straziato da un grave lutto familiare e da qualche acciacco. 4 anni dopo a Londra il fuoriclasse del giro di pista con barriere ha conquistato un oro splendido con il nome della compianta nonna sulle scarpe.
- JASMINE CAMACHO-QUINN: Incredibile la ragazza portoricana, che nel 2016 a Rio cade letteralmente sopra il nono ostacolo in semifinale mentre era assolutamente in linea per volare in finale e viene così squalificata perdendo una grande opportunità. A Tokyo nel 2021 la grande rivincita arriva: per lei il grande titolo olimpico nei suoi 100hs da favorita.
- GIANMARCO TAMBERI: In un 2016 immagignifico con titolo mondiale indoor e titolo europeo outdoor il marchigiano si procura un grave infortunio alla caviglia a Montecarlo dopo aver siglato il record italiano. Salta le Olimpiadi di Rio da possibile, probabile medagliato. A Tokyo il campione azzurro conquista un oro straordinario in “coabitazione” con l’amico e avversario Mutaz Essa Barshim. A Parigi ci riproverà per la storia.