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Olimpiadi, atletica: da Tamberi a Johnson, quanti “comeback”!

di Daniele Morbio

Le Olimpiadi per l’atletica iniziano domani, ma oggi vi mostriamo un set di comeback da Tamberi Johnson davvero importante ed interessante. La pagina Instagram della World Athletics ha condiviso 6 giorni fa delle “grandi rivincite” di alcuni atleti di grande rilievo, tra cui quelle dell’ex velocista americano e del capitano azzurro nonché vincitore a Tokyo dell’oro nel salto in alto. Sono 6 le “storie” che la pagina della federazione ha raccontato molto brevemente, in maniera schematica. Ecco di seguito di cosa si tratta realmente.

Olimpiadi, i comeback più importanti nell’atletica: da Tamberi a Johnson

Sei storie di “comeback”, 6 rivincite alle Olimpiadi per l’atletica mondiale. La World Athletics ha illustrato alcune rivincite personali che atleti internazionali come Johnson o Tamberi, per citarne due, hanno conquistato in diverse edizioni dei Giochi Olimpici. Dal 1992 al 2021, quasi 30 anni che vengono racchiusi in 6 immagini, 6 atleti diversi, 6 storie diverse, tutte da scoprire. Ecco i protagonisti di questo breve “racconto” che vi riportiamo divisi per punti.

  • MICHAEL JOHNSON: Ha dell’incredibile la storia di Michael Johnson. Il velocista americano è stato vittima di un’intossicazione alimentare che ne ha condizionato nettamente le prestazioni nel 1992 a Barcellona portandolo ad un’eliminazione in batteria nei 200 dove era il grande favorito. 4 anni più tardi il fuoriclasse ha conquistato il successo nei 400 e anche nei 200 dove ha anche siglato il primato mondiale.
  • DAN O’BRIEN: Non prende parte ai Giochi del 1988 per infortunio, non si qualifica da favorito a Barcellona nel 1992. Una storia che sembrava portarlo all’eterno incompiuto olimpico nonostante il record mondiale nel decathlon, ma nel 1996 ad Atlanta è arrivato un oro straordinario a compiere la sua personale “rinascita”.
  • HICHAM EL GUERROUJ: Una caduta in finale nel 1996 ad Atlanta lo ha escluso dalla lotta all’oro nei suoi 1500, 4 anni dopo da dominatore della distanza si è dovuto accontentare dell’argento nell’edizione di Sydney. Il mezzofondista marocchino ha compiuto il suo “comeback” perfetto ad Atene con una straordinaria doppietta 1500-5000 nell’ultima gara della carriera.
  • FELIX SANCHEZ: Emozionante la storia del dominicano, che da portabandiera del suo paese a Pechino non riesce a qualificarsi per le semifinali nei suoi 400hs, straziato da un grave lutto familiare e da qualche acciacco. 4 anni dopo a Londra il fuoriclasse del giro di pista con barriere ha conquistato un oro splendido con il nome della compianta nonna sulle scarpe.
  • JASMINE CAMACHO-QUINN: Incredibile la ragazza portoricana, che nel 2016 a Rio cade letteralmente sopra il nono ostacolo in semifinale mentre era assolutamente in linea per volare in finale e viene così squalificata perdendo una grande opportunità. A Tokyo nel 2021 la grande rivincita arriva: per lei il grande titolo olimpico nei suoi 100hs da favorita.
  • GIANMARCO TAMBERI: In un 2016 immagignifico con titolo mondiale indoor e titolo europeo outdoor il marchigiano si procura un grave infortunio alla caviglia a Montecarlo dopo aver siglato il record italiano. Salta le Olimpiadi di Rio da possibile, probabile medagliato. A Tokyo il campione azzurro conquista un oro straordinario in “coabitazione” con l’amico e avversario Mutaz Essa Barshim. A Parigi ci riproverà per la storia.

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