Tempi difficili a Washington DC e dintorni. Un presidente, Joe Biden, che abdica nella corsa alla Casa Bianca. Un candidato, Donald Trump, pronto a stravolgere una nazione dove le elezioni di novembre sembrano essere una formalità. In mezzo Kamala Harris, candidata in pectore del Partito Democratico e un’Olimpiade, quella di Parigi. Olimpiade dove Team USA avrà l’obbligo di vincere, per cancellare i deludenti Mondiali del 2023 e, come spera Stephen Curry, unire il paese.
La speranza olimpica di Stephen Curry
Il quattro volte campione NBA e debuttante alle Olimpiadi, tornato in nazionale per la prima volta dopo un decennio, ha parlato di Kamala Harris con grande entusiasmo. Tifosa dei Golden State Warriors, Curry ha speso belle parole su di lei: “È sicuramente un momento molto interessante per il nostro Paese. Il fatto che il Presidente Biden abbia dato il suo appoggio, la Vicepresidente Harris è pronta a portare la sua energia in questa campagna e, se si spera che sia in lizza, a vincere le elezioni. È una cosa importante, a dir poco”.
Curry, conscio del fatto che Harris sia proprio di Oakland, ha poi aggiunto: “Lei rappresenta la Bay Area. È stata una nostra grande sostenitrice, quindi voglio restituirle questa energia. Stiamo rappresentando il nostro Paese e i prossimi due mesi sono davvero monumentali per la direzione che stiamo prendendo. Speriamo che questo sia un ottimo modo per continuare a unire il nostro Paese grazie al fatto che lo sport unisce molte persone. Per lei, in questo momento, sapendo cosa ci aspetta, si tratta di energia positiva e ottimismo, sapendo quanto il nostro Paese sia diviso in questo momento. Sono entusiasta del viaggio che la attende”.
Come al solito, Team USA è nettamente favorito a Parigi, ma coach Steve Kerr e lo staff tecnico sottolineano quanto fragile possa essere la natura del torneo olimpico. Gli Stati Uniti potrebbero permettersi una sconfitta nelle tre partite della fase a gironi ma dopo di che, non saranno ammessi passi falsi. A riguardo, ha detto: “Dobbiamo giocare 40 minuti di forza, attenzione e concentrazione, e non possiamo permettere che le squadre ci surclassino in termini di sforzo e di energia, come abbiamo fatto l’altra sera contro la Germania o contro il Sudan del Sud”.