Una viene dallo stato di New York, l’altra dal Kansas. Una è totalmente arancione, con qualche macchia di bianco e blu, l’altra è gialla e nera. Entrambe si sono poste come obiettivo la finale del 7 Aprile che si svolgerà ad Arlington, Texas. Le due compagini di cui stiamo parlando provengono da due università, appartenenti alla NCAA dunque, dove una primeggia nell’Atlantic Coast Conference mentre l’altra domina la Missouri Valley Conference: queste sono Syracuse Orange e Wichita State Shockers.
Syracuse e Wichita State detengono attualmente un record invidiabile: 20 gare disputate, 20 vinte (di cui una all’OT) per gli Orange; 23 gare disputate, 23 vinte (di cui solo 1 all’OT) per gli Shockers. Molte volte ci soffermiamo sulla bravura di alcuni cestisti, ma come nella pallacanestro anche in altri sport vogliamo trovare il fenomeno in ogni squadra, che sia di calcio, di rugby, di baseball, di football americano, di hockey e via dicendo.
Qui no, non esistono fenomeni, perlomeno sul parquet. Perché se le due università si trovano lì sopra, in vetta nelle rispettive Conference, è merito dei due head coach: da una parte c’è l’esperto Jim Boeheim, classe ’44, l’uomo che da 38 anni guida questo team, riuscendo ad entrare in tre occasioni nella finale della NCAA Tournament, con un ricordo più felice legato al 2003, quando furono due giovanissimi come Carmelo Anthony e Hakim Warrick a portare i loro compagni di squadra al trionfo; la panchina opposta è occupata invece dal “giovanissimo” Gregg Marshall: le virgolette servono, perché nonostante le sue 9 primavere passate con i Wintrhop Eagles si trova da soli 7 anni alla guida degli alunni sconvolgenti (così recita il loro nome) provenienti dal Kansas che, a dire il vero, non sono mai riusciti a sconvolgere se non la scorsa stagione, quando raggiunsero le Final Four dopo 48 anni di astinenza, e questa stagione, dove sono i re indiscussi della Missouri Valley.
Questi sono i motivi che hanno spinto in molti a sostenere che saranno proprio loro, dentro l’AT&T Stadium, a disputarsi la mitica finale della NCAA Division I.
Valerio Scalabrelli – @Scalabro92