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NCAA Preview: Syracuse Orange

di Simone Scumaci

Quando si parla di NCAA non si può non citare la squadra come i Syracuse Orange: un titolo nel 2003 (trascinati da un grande Carmelo Anthony), le Final Four del 2013 (nel roster spiccavano giocatori come Michael CarterWilliams e Brandon Triche) e ben sei presenze consecutive al torneo NCAA dal 2009 al 2014. Un passato glorioso, giocatori importanti lanciati nella National Basketball Association, ma l’anno scorso gli Orange hanno deluso e non poco: dopo l’approdo in NBA di giocatori importanti come Tyler Ennis, C.J. Fair e Jerami Grant, nella scorsa stagione la squadra di New York State non è riuscita ad arrivare al torneo NCAA. 9-9 il suo record nella ACC (Atlantic Coast Conference), non abbastanza per raggiungere squadre come Duke, Virginia, Louisville, Notre Dame o North Carolina.

GO TO GUY

E se i risultati non hanno convinto, a Syracuse, nonostante la stagione mediocre, comunque sono rimasti soddisfatti da alcuni giocatori, per la precisione quattro. Due di essi sono approdati in NBA (e per una squadra fuori dal NCAA Tournament non è affatto poco): stiamo parlando di Rakeem Christmas (Cleveland, poi girato ad Indiana) e Chris McCullogh (scelto dai Nets al first round). Altri due invece sono rimasti: Trevor Cooney (shooting guard classe 1992) e, soprattutto, Michael Gbinije. Arrivato da Duke nel 2012, dove non era tra i titolari, Gbinije nell’ultima stagione è cresciuto moltissimo, diventando una della combo forward più interessanti di tutta l’NCAA.  12.7 punti (con il 46% da 2 e quasi il 40 % da 3), 5 rimbalzi, una partita contro Duke fenomenale (27 punti contro la sua ex squadra) ed un Afrobasket vinto appena qualche mese fa con la sua nazionale, la Nigeria (prima vittoria storica per la squadra africana): questo il suo biglietto da visita per la sua prossima stagione con i Syracuse Orange.  Il prossimo per Michael Gbinije sarà l’anno da senior, l’ultimo per convincere i selezionatori NBA a portarselo a casa nel prossimo draft. Una forward capace di giocare anche da guardia, con la nazionale nigeriana, all’ultimo anno utile per convincere qualche franchigia a ingaggiarlo: diciamo che qualcosa da dimostrare questo ragazzo ce l’ha.

Il tiro di Michael Gbinije

Il tiro di Michael Gbinije

RECRUITING

Nel roster di una squadra come i Syracuse Orange, soprattutto dopo l’annata passata ed i draft NBA degli ultimi anni non potevano che arrivare ottimi giocatori: Malachi Richardson (Shooting guard, cinque stelle per Scout.com, quattro per Rivals.com e numero 23 tra i prospetti dell’ultimo recruiting NCAA per Espn), Tyler Lydon (anche lui considerato tra i top 100 freshman del panorama universitario americano) e Franklin Howard. Richardson ed Howard sono due shooting guard dall’ottimo shoot (soprattutto Richardson) ma anche dal grande atletismo (Howard si è reso famoso nel suo liceo nel Maryland per i suoi attacchi a canestro), mentre Lydon è un lungo non altissimo (2.03) dal grande tiro e dalla ottime capacità difensive, anche contro gli stretch-four. Non fa parte della categoria freshman ma tra i nuovi di quest’anno possiamo aggiungere anche DeJuan Coleman: il centro, al quarto anno di college, in realtà è solo al secondo (quasi) anno con i Syracuse Orange. Coleman è stato infatti fuori per infortunio dal gennaio del 2014. Un anno e nove mesi di inattività non bastano per considerarlo un freshman, ma sembrerebbe bastare per definirli una possibile novità per gli Orange.

OBIETTIVI

Una squadra che non arriva al torneo NCAA l’anno prima difficilmente può ambire a vincerlo l’anno dopo. Ovviamente i Syracuse Orange hanno una grande storia alle spalle e la qualificazione al Torneo sembra essere il minimo per la squadra di Syracuse. Il roster non è variato molto dall’anno passato, e bisogna capire ancora quanto riuscirà a sostituire Christmas (comunque alla fine del suo percorso all’interno del college) e McCullogh (soprattutto se si lanceranno i lunghi attuali degli Orange, non eccelsi oppure si lavorerà “alla Kerr” con le guardie arrivate dal recruiting). Il coach, Jim Boheiem, è al 40° anno di panchina a Syracuse. Raggiungere la semifinal regional sarebbe un bel modo per far festeggiare bene l’anniversario.

Per Nba Passion,

Simone Scumaci

 

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