“Non vogliamo che faccia il Mr. Goody Two-Shoes della situazione. Vogliamo che sia se stesso, ma che non superi il limite”.
Questo è ciò che ha detto coach Steve Kerr riguardo Draymond Green prima della partita contro i Phoenix Suns.
Ed è stato quasi come se l’allenatore dei Golden State Warriors avesse saputo quello che poi sarebbe successo in partita.
Una vittoria per 113-112, in quella che poteva rivelarsi una partita “da parco giochi” per l’orso ballerino, vista la presenza di Jusuf Nurkic.
Green ha realizzato 15 punti, 7 rimbalzi e 9 assist. Ha anche contribuito a far sì che Kevin Durant (nonostante i suoi 24 punti) tirasse con solo un 10 su 25 dal campo. Si è beccato un fallo tecnico. Vabbè, prassi.
Ma ha anche reso un bestione di 2 metri e 15 centimetri insoddisfatto alla fine della “lezione”.
Questa è stata la prima volta che le squadre si sono affrontate da quando Green ha colpito Nurkić in campo a dicembre, cosa lo ha portato ad una lunga sospensione. Come tutti ci ricordiamo.
Ora, anche se le tensioni non sono salite di nuovo a quel livello, è chiaro che non corre buon sangue.
Coach Kerr però, sembra essere molto orgoglioso del suo orso ballerino. “Vogliamo che sia presente, ma che non urli contro gli ufficiali di gara. Ora è se stesso, ma non sta oltrepassando il limite. Così è fantastico”.
E anche gli Warriors lo sono da quando Green è tornato in campo.
Avendogli fatto iniziare le ultime 8 partite come centro, il team ha finalmente trovato il proprio ritmo. E di queste 8 partite ne sono state vinte 6, buone per portare il proprio record sul 25-25 e passare al decimo posto della classifica della Western Conference.
Gli Warriors ora sono terzi nel net rating (più 9.4 punti ogni 100 possessi), secondi nel rating difensivo (108.4), secondi nella percentuale di rimbalzi (54.5%) e quinti per quanto riguarda il ritmo della squadra (con 101.3 possessi a partita).
E anche le statistiche di Green sono facili da quantificare. Ciò che non lo è, è la sua leadership o la sua spinta emotiva.
In attacco, riesce a far impazzire i centri avversari o dribbla gli handoff quando non si adeguano, liberando una corsia per le penetrazioni e fornendo tiri da 3 aperti, facilitando anche i passaggi.
Difensivamente, continua a infastidire chiunque passando su tutto il perimetro del campo e parlando ai compagni di squadra attraverso le rotazioni. Su entrambi i lati del campo, fa un trash talking esemplare. Esattamente quello che gli Warriors vogliono che faccia.
Una volta conclusa la partita contro i Suns, Nurkić non ha usato mezzi termini negli spogliatoi. Ha affermato che Green “non ha imparato nulla” e “non merita un’altra possibilità”.
Ma ci ha pensato qualcun altro a rimetterlo al suo posto.
Stephen Curry ha infatti risposto a Nurkić. Ha detto che il centro ha fatto dei commenti “idioti”, e crede che Green abbia un netto vantaggio mentale su di lui.
“So che tutti parleranno di ciò che ha detto Nurkić e di quanto sia stato idiota, ma direi che è meglio parlare del fatto che Draymond sa fare quello che deve fare. Questa è stata probabilmente la migliore partita che abbiamo visto. E’ stato rumoroso, infuocato e competitivo, ma ha giocato per bene. Se non l’avete notato, non avete capito niente della partita”.