“We ain’t going home”
Questo è l’urlo liberatorio con cui Steph Curry ha festeggiato la vittoria casalinga dei suoi Golden State Warriors contro gli Oklahoma City Thunder. La pressione di una Gara 5 da “win or go home” non ha schiacciato gli uomini di coach Kerr che hanno anzi risposto con un’intensità ed una voglia decisamente superiori rispetto alle brutte prestazioni fornite in Oklahoma, come dimostrano i seguenti numeri: i Californiani nelle due precedenti uscite erano stati letteralmente annientati a rimbalzo (38-52 in Gara 3, 40-56 in gara 4, del resto i Thunder sono la miglior squadra a rimbalzo dell’intera lega) mentre in Gara 5 il contro è in pari a quota 45, con menzioni d’onore per Andrew Bogut e Draymond Green che ne hanno messi a referto rispettivamente 14 e 13 (nelle 277 partite che i due hanno giocato insieme è appena la terza volta in cui prendono almeno 13 rimbalzi a testa). Anche il computo delle stoppate sorride a Curry e compagni in Gara 5, 7-2 con 4 del solo Draymond Green, rispetto agli scontri avvenuti alla Chesapeake Energy Arena, rispettivamente 8-1 ed 8-4 per OKC.
Ovviamente la strada per la rimonta è ancora in salita. La serie torna in Oklahoma dove Durant e compagni avranno a disposizione un altro match point e soprattutto saranno supportati dal loro meraviglioso pubblico, che nonostante la sconfitta è accorso all’areoporto per far sentire la propria vicinanza ai giocatori. In questo clima infuocato sarà difficile per i campioni in carica riuscire ad imporsi ma ora sono tornati a combattere, ora sono tornati ad essere dei veri guerrieri.