Si avvicina sempre di più la FIBA Basketball World Cup, in programma tra il 25 agosto e il 9 settembre. Negli USA, però, si parla già delle Olimpiadi dell’anno prossimo, che si terranno a Parigi. Nel corso della sua intervista a Gil’s Arena, il podcast di Gilbert Arenas, Trae Young ha parlato di una sua possibile convocazione, ritenendosi pronto a far parte del roster Olimpico della nazionale a stelle e strisce.
Il ballottaggio con Curry: un cliente scomodo per Trae Young
Nelle ultime stagioni NBA, gli Atlanta Hawks hanno dimostrato di saper essere una squadra. Grande merito va al loro playmaker e stella, Trae Young, che ha saputo innalzare il suo gioco portando la franchigia della Georgia ad un passo dalle Finals. Nella stagione 2021-22, gli Hawks si sono arresi soltanto in Finale di Conference, contro i Milwaukee Bucks campioni NBA. Young e compagni hanno dato il meglio di loro nella serie precedente con i Philadelphia 76Ers, dove il prodotto di Oklahoma ha mantenuto 29.0 punti e 11 assist di media.
Un giocatore che, dal suo ingresso nella lega, ha continuato ad evolversi, rimanendo con il fardello dello scambio con Luka Doncic alla notte del Draft. Young vuole dare il suo apporto anche alla Nazionale, dopo non aver ricevuto la chiamata per le Olimpiadi del 2020. “Ho parlato più volte di voler giocare per Team USA. Lo voglio assolutamente, mi sono sentito ferito quando non sono stato inserito nella lista del 2020. Mi piacerebbe giocare con questi ragazzi, utilizzando magari più il passaggio che l’abilità di segnare”.
Il giocatore che potrebbe ricoprire il ruolo di playmaker titolare nel 2024 può essere niente di meno che Stephen Curry, anche lui alla possibile prima esperienza alle Olimpiadi. Il numero 30 ha anche l’approvazione di Steve Kerr, capo allenatore dei Warriors e di Team USA, che vuole avere un “resumè completo” del nativo di Akron. “Rispetto gli OG e capisco quando bisogna attendere il proprio turno – commenta Trae Young – “Ma credo che sia arrivato il mio momento di far parte della squadra”.