I Minnesota Timberwolves stanno vivendo una stagione alquanto altalenante, che attualmente li vede collocati al penultimo posto della Western Conference. Ci si attendeva sicuramente di più da una squadra piena di talento e con il giusto mix tra giovani prospetti e veterani, ma evidentemente le cose non stanno funzionando al meglio a Minnesota.
Nonostante ciò, la scorsa notte Kevin Garnett e compagni hanno interrotto una serie di 9 sconfitte consecutive demolendo al Target Center i malcapitati Phoenix Suns, anch’essi in un pessimo periodo, complice anche il grave infortunio occorso alla loro stella Eric Bledsoe.
Sugli scudi per i Timberwolves il playmaker spagnolo Ricky Rubio, autore di 18 punti conditi da 3 assist, ma il vero mattatore della gara è stato Andrew Wiggins, prima scelta del Draft 2014.
Il classe ’95 ha messo a referto 18 punti, risultando per la sesta partita consecutiva il miglior realizzatore della propria squadra. Wiggins, che compirà 21 anni il prossimo mese, è il quinto giocatore della storia, a 20 anni o meno, a guidare il proprio team per punti realizzati in 6 partite di fila. Gli altri ad esserci riusciti sono nomi di un certo calibro: LeBron James, Dwight Howard, Kevin Durant e Carmelo Anthony.
Il futuro è chiaramente nelle mani del canadese, arrivato a Minnesota nello scambio che ha portato Kevin Love alla corte di King James. Il suo atletismo fa davvero spavento e se Wiggins riuscirà a migliorare il suo tiro, la Lega potrebbe avere presto un nuovo padrone.
Tutti ci aspettavamo obiettivamente di più da questi Timberwolves, perché il talento a disposizione di coach Sam Mitchell è qualcosa di pazzesco, ma evidentemente non si è ancora trovato il bandolo della matassa. Anche per questa stagione i Playoff sembrano un miraggio, quando vedremo Wiggins giocare la sua prima post season?
