All’inizio della scorsa stagione, il vincitore del titolo MVP Kevin Durant era uno dei giocatori più attesi del campionato. Con la decisione di saltare i mondiali dopo il terribile infortunio capitato a Paul George, Durant mostrava grande determinazione nel non voler lasciare nulla al caso e di voler provare a tutti i costi l’assalto al titolo.
Tuttavia le cose non sono andate esattamente come ci si aspettava. Costretto a saltare 55 partite della regular season e a subire tre interventi chirurgici al piede destro, Durant è passato dall’essere uno dei principali candidati al titolo di miglior giocatore al mondo a spettatore forzato della stagione e soprattutto delle Finals, che ha visto tutto il mondo concentrato a lodare le prestazioni dei suoi due principali protagonisti, Stephen Curry e Lebron James.
Così, ai giornalisti di ESPN.com che gli hanno chiesto un commento sulle Finals, Durant ha risposto che “provo rabbia, ma per adesso mi godo lo spettacolo. Io devo ancora dimostrare, non merito di essere lì in mezzo a loro quest’anno. Però l’anno prossimo sarà diverso…”.
Kevin Durant è agli Oklahoma City Thunder dal 2007, quando fu scelto nel draft come seconda scelta assoluta
Scivolato dal secondo all’ottavo posto in classifica dei migliori giocatori della lega secondo il sito ESPN.com, Durant sa bene che “a volte devi ricordare alla gente quello che fai, o tende a dimenticarlo”.
Dunque Kevin Durant appare molto determinato in vista della nuova stagione, in cui proverà a vincere l’anello con un nuovo allenatore dopo l’esonero di Scott Brooks: per questo motivo si cercherà di completare il suo recupero entro la fine di Agosto, così da non perdere neanche un allenamento di preparazione in vista del nuovo anno.
Per NBA Passion,
Matteo Meschi
