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Suns, Mat Ishbia parla di Kevin Durant: “Non è stato un rischio portarlo qui”

di Carmen Apadula
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Nell’ufficio di Mat Ishbia, nel Footprint Center, non ci sono ricordi della sua passata carriera di cestista. O meglio, non ancora.

21 anni fa, Mat Ishbia ha giocato la sua ultima partita a Michigan State, ma già da prima aveva realizzato che la sua carriera da giocatore sarebbe presto finita.

Così, ha deciso che la strada migliore per lui era quella degli affari. Ma sempre vicina allo sport, che sia chiaro.

Il 7 febbraio, Ishbia ha assunto ufficialmente la proprietà dei Phoenix Suns (NBA) e delle Phoenix Mercury (WNBA).

E, nella sua prima settima di lavoro, è già riuscito a concludere una delle trade più incredibili della storia della NBA, che ha portato Kevin Durant in Texas, in cambio di Mikal Bridges, Cam Johnson e 4 scelte non protette al primo turno del Draft 2023.

Chiunque abbia seguito la sua conferenza stampa introduttiva, sicuramente si ricorderà tutta l’energia che Ishbia aveva dimostrato, nonostante la questione “Durant fosse già in piedi. 

“Beh, come ho detto nella conferenza stampa, amo questa squadra, per questo cerco sempre di vincere” sostiene in un’intervista con Chris Mannix di Sports Illustrated. “Questo non significa che sacrificherò il futuro. Ci assicureremo di fare le cose giuste per continuare a vincere. Ma non abbiamo bisogno di fare chissà che grande salto di qualità. Questo non ha nulla a che vedere con Kevin Durant. Con lui c’era un’opportunità”.

Già la scorsa estate i Suns avevano espresso il loro interesse per Durant, ma non sono riusciti a concludere l’affare. E, a quanto pare, il motivo era proprio Ishbia. 

“No, non sono a conoscenza di tutte le trattative dell’estate” dichiara. “Non ci sono voluti mesi per mettere in piedi l’accordo. Avremmo fatto tutto il necessario per vincere, e credo che negli affari il denaro segua il successo, non il contrario”.

Sembrava anche, poi, che la sua disponibilità a pagare le penali per la luxury tax sia stata una parte importante della realizzazione di questo progetto.

“Il denaro non era un problema” minimizza lui. “Il punto era capire cosa è meglio per la nostra squadra e cosa Kevin potesse fare qui. Non è stata una decisione difficile”.

Ma questa scelta comporterà qualche rischio? Secondo Ishbia no. 

“Penso che non ci sia alcun rischio” dichiara deciso. “La vedo come una buona decisione. Non significa che tutto funzionerà alla grande, ma non lo vedo come un rischio. Ognuno può dire quello che vuole. Anche se fosse successo qualcosa e non avessimo vinto, sarebbe stata comunque la cosa più giusta da fare”. 

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