I Phoenix Suns non sono più gli stessi senza Devin Booker.
E lo dimostra il fatto che hanno raggiunto un nuovo minimo stagionale nella sconfitta di questa notte al Madison Square Garden, per 102-83, contro i New York Knicks. Il tutto davanti ad una folla di 19.812 spettatori urlanti.
Oltre al minimo stagionale, accompagnato da un 39.1% complessivo al tiro, i Suns hanno ora un record pari a 2 vittorie e 7 sconfitte senza Devin Booker, che sarà rivalutato l’ultima settimana di gennaio, dopo che gli è stato diagnosticato uno stiramento all’inguine sinistro dopo la sconfitta natalizia subita ai supplementari contro i Denver Nuggets.
Ed è stato terribile, davvero terribile.
Julius Randle ha realizzato 28 punti (con 16 rimbalzi) per i Knicks, accompagnato dai 24 di Jalen Brunson. Per Phoenix invece, nulla a parte i 12 punti (con 5 rimbalzi) di Deandre Ayton e gli 11 (con 2 assist) di Chris Paul.
I Suns hanno anche recuperato Cameron Payne (dopo che aveva subito uno stiramento al piede destro) e Landry Shamet (dopo alcuni problemi al tendine di Achille destro).
Ma Booker sembra ancora molto lontano dal rientro. Dunque, cosa fare ora? L’unica alternativa sarebbe quella di aspettare Cam Johnson, che si sta riprendendo da una lacerazione del menisco destro, subita nella partita persa il 4 novembre contro i Portland Trail Blazers.
Il problema? Il giocatore è stato sottoposto ad un intervento chirurgico l’8 novembre, ma coach Monty Williams ha dichiarato, dopo l’allenamento di domenica al Madison Square Garden, che Johnson potrebbe stare ancora lontano dal parquet per altre due o tre settimane.
In più, il team deve ancora scambiare Jae Crowder, che ha “concordato reciprocamente” con la squadra di non partecipare neanche al training camp.
E Chris Paul sta giù pensando a come riempire quel posto vuoto a roster.
Secondo Stefan Bondy del New York Daily News, la guardia dei Suns sembra essere deluso dal fatto che Carmelo Anthony non abbia ancora firmato con nessun team.
“Una persona di quel calibro, con quelle capacità, con il cuore che ha, e con le cose che ha fatto per il gioco, dovrebbe essere in grado di giocare quando è pronto” ha detto Paul.