Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDenver Nuggets Suns-Nuggets, come Booker e Durant hanno pareggiato la serie sul 2-2

Suns-Nuggets, come Booker e Durant hanno pareggiato la serie sul 2-2

di Riccardo Rivoli

I Phoenix Suns battono i Denver Nuggets 124-129 in gara 4 e portano la serie sul 2-2. Una battaglia tra stelle in pieno stile playoffs: i 53 di Jokic e i 28 per Murray contro i 36 di Booker e 36 di Durant.

Devin Booker sta giocando dei playoffs mostruosi: 36.8 punti di media tirando col 61.7% dal campo, 51% da 3 punti, 87% ai liberi, 7.4 assist di media, 5.1 rimbalzi, 2 rubate e 3.1 perse in nove partite. L’ultimo giocatore a segnare 331 punti in 9 partite di playoffs è stato Michael Jordan nel 1990. Nessuno mai nella storia lo ha fatto tirando con almeno il 70% come true shooting percentage. 

Stanotte ha abbassato la media, con “solo” 36 punti, con 14/18 dal campo e 3/4 da 3 punti, il tutto condito da 6 rimbalzi e 12 assist, ma anche 5 palle perse. E’ la sua terza partita da 30+ punti col 70% al tiro in questi playoffs: nessuno ne aveva mai fatta più di una nella storia. “Sto solo cercando di vincere. Lo dico sempre ed è ciò che dico a KD sul tirare fuori quella dannata efficienza. Non mi interessa. Bisogna continuare a giocare, attaccare e ad essere aggressivi.” queste le sue parole. “So quali sono i punti dove devo essere aggressivo e fargli male. Ho già parlato della transizione e sto provando a giocare veloce, così non riescono a preparare la difesa e a raddoppiare. Raramente prendevo tiri aperti. E’ una cosa nuova, arrivata grazie a KD.”

Proprio KD stanotte ha ritrovato le sue percentuali, che si erano abbassate in gara 3 e ha sfornato una prestazione da 36 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 11/19 FG, 2/4 3PT e 12/13 FT. “Onestamente, stiamo ancora conoscendoci, capendo quali giocate funzionano per entrambi e per la squadra. Ma é solo una questione di trovare il proprio posto in campo e giocare aggressivi. Lo facciamo entrambi. Book è a suo agio ovunque e anch’io mi sento uguale. Più giochiamo insieme, più miglioriamo.”

In difesa sul 35 e sull’1 si sono alternati CaldwellPope e Gordon, due ottimi difensori, che però si sono dimostrati impotenti contro il duo dei Suns. Ogni volta che non arrivava il raddoppio, KD e Book hanno giocato l’1vs1 e le percentuali ci dicono chiaramente come è andata a finire il più delle volte. Lo schema di coach Monty Williams è stato molto semplice: palla a uno dei due, che viene raddoppiato, la passa e giochiamo in superiorità numerica oppure, se non viene raddoppiato, gioca 1vs1.

Poco utilizzato invece il pick and roll con Ayton, che poteva essere utile a portare Jokic lontano dal pitturato per poi attaccarlo coi piccoli. Infatti le conclusioni al ferro non sono state molte, ma i tiri liberi sono comunque stati più delle scorse partite (29). La carenza di tiri da dentro l’area è stata sopperita dal solito dominio dalla media distanza e da una buona percentuale di squadra al tiro da 3 (44.9%).

DeAndre Ayton sta facendo una fatica immane e oggi ha visto il suo minutaggio ridotto a 27 minuti. Per lui solo 8 punti (3/6 dal campo) e 8 rimbalzi. In attacco è poco coinvolto e in difesa il cliente (Jokic) è troppo scomodo e lo ha costretto a 4 falli. 4 falli anche per Landale, che ha giocato ben 20 minuti, senza riuscire a fare molto di più del compagno per arginare l’onnipotenza del Joker. Il numero 11 ha comunque segnato 8 punti, ma soprattutto il suo plus-minus dice +16, quindi è sicuramente stato una presenza più positiva del -13 di Ayton

Payne sta facendo sentire la mancanza di Chris Paul, con un’altra prestazione scarsa(5 punti col 25% FG, 4 assist e 2 palle perse in 25 minuti). Male anche Okogie, che ha sofferto Murray in difesa e ha contribuito con solo 4 punti in attacco. L’unico della panchina che si è distinto è stato Landry Shamet, che ha contribuito alla causa con 19 punti e un fantastico 5/8 da 3 punti. L’ex Clippers è stato però la preda preferita di Murray, che lo ha attaccato più volte spalle a canestro.

Proprio Jamal Murray tira fuori dal cilindro un’altra grande prestazione: 28 punti (13/25 FG, 1/3 3PT), 5 rimbalzi e 7 assist. Ha sfoggiato tutto il suo repertorio di movimenti 1vs1 contro i malcapitati Okogie, Booker e Shamet. Il suo pick and roll con Jokic è letale, perché a nessuno dei due puoi concedere niente, nè il tiro da 3, né la penetrazione, nè il mid-range.

È proprio il Joker il protagonista si serata in maglia Nuggets: 53 punti, 20/30 dal campo, 2/4 da oltre l’arco, 11/3 dalla lunetta, 4 rimbalzi, 11 assist e 6 palle perse. La sua prestazione si può riassumere con una parola: Dominio. Il suo modo scoordinato di attaccare spalle a canestro, il suo elegantissimo uso del perno, il suo tiro un po’ a catapulta, la sua visione di gioco hanno fatto impazzire la retroguardia dei Suns per l’ennesima volta. Ayton e Landale non sono mai riusciti a fermarlo e prima che provi a raddoppiarlo lui ha già trovato il compagno libero.

Jokic è il primo centro della storia a segnare 50+ punti e 11 assist ai playoffs. Della sua storica prestazione ha parlato anche KD: “I suoi tiri sembravano facili… Odio quando li segna. Il suo stile è così poco ortodosso. Ogni volta pensi: ‘Adesso sbaglia’ e invece la palla va dentro. È un giocatore incredibile.

Meno bene i comprimari a partire da Michael Porter Jr: 11 punti con 4/13 dal campo e 2/9 da 3 e 10 rimbalzi. Ha preso tanti tiri difficili nel tentativo disperato di entrare in partita, ma non ci è mai riuscito. 

CaldwellPope e Gordon hanno fatto una gran fatica contro Booker e Durant e non sono quasi mai riusciti a contenerli senza ricorrere al raddoppio. Per loro è andata meglio in attacco: 10 punti per KCP col 71.5% dal campo e 11 punti col 50% per Gordon.

Coach Mike Malone ha optato per una rotazione cortissima a 7 giocatori, oltre a Braun, che ha giocato solo 8 minuti. A Phoenix la rotazione è stata a 9 giocatori, ma Book e KD come sempre hanno giocato più di 40 minuti. Le due stelle dei Suns sono i giocatori con la media di minuti giocati più alta in questi playoffs (43 entrambi). Il logorio fisico potrebbe avere un suo ruolo nella serie, ma allo stesso tempo i due coach sembrano non potersi permettere di tenere le proprie stelle qualche minuto in più in panchina.

Gara 5 si giocherà mercoledì 10 alle 4:00 italiane a Denver e sarà una sfida decisiva. Chi vincerà si porterà sul match point. Chi avrà la meglio?

 

 

 

 

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