La sconfitta pesante dei padroni di casa nell’ultimo incontro della fase a gironi delle Olimpiadi contro la Germania lascia strascichi anche fuori dal campo. Al termine dell’incontro infatti un tutt’altro che soddisfatto Evan Fournier si è presentato ai microfoni criticando apertamente l’approccio eccessivamente difensivo di coach Collet.
“Ad oggi, la miglior difesa è l’attacco. Non è il gioco degli anni ’90 o 2000 in cui potevi difendere a metà campo. L’attacco è essenziale. Così come l’equilibrio sul campo e la transizione. Soprattutto quando giochi contro una squadra forte in contropiede, come la Germania”.
Affermazione per nulla gradita da parte dell’allenatore, che ha invece ribadito l’importanza di concentrarsi sulla fase difensiva, visto anche l’organico della squadra. Effettivamente, dal momento che la Francia può contare sull’asse Gobert-Wembanyama sotto canestro, è impensabile non dare per scontato che l’identità di squadra si basi sulla loro capacità di influenzare gli attacchi avversari.
“Sono state parole deplorevoli e inaccettabili, di cui è responsabile. Non farò altri commenti, ma penso che il gruppo aderisca al piano di gioco. Non stiamo facendo tutto molto bene, abbiamo cifre che riflettono la nostra qualità difensiva in calo da due o tre partite. Dobbiamo riprenderci. Come ho detto ieri, resto convinto che con la squadra che abbiamo, non possiamo ottenere risultati se non abbiamo solidità difensiva”.
Fournier fa chiarezza: “Unico obbiettivo vincere”
In risposta alle parole di Collet, Evan Fournier prova a chiarire la sua posizione, ribadendo come lui condivida lo spirito di squadra.
“Non ho altri obbiettivi se non quello della squadra. Solo una cosa mi spinge: vincere. Ribadisco quello che ho detto. Il nostro attacco deve essere più efficiente, credo che siamo tutti d’accordo. Mi dispiace che Vincent l’abbia presa così, non era quello l’obiettivo. Voglio solo arrivare fino in fondo. Ieri abbiamo segnato 71 punti. Non saremo in grado di battere nessuno se segniamo 71 punti. Attacco-difesa, c’è sempre bisogno di equilibrio“.
Siparietto che comunque dimostra la fragilità di questa Francia, ancora mentalmente non entrata del tutto nello spirito competitivo che queste Olimpiadi richiedono. Mancanza che però andrà al più presto aggiustata, visto anche il sorteggio ai quarti che li vedrà affrontare il Canada. I nordamericani infatti hanno agilmente superato da imbattuti il girone più complicato, potendo contare sulle prestazioni dei vari SGA, Barrett e Dort. Servirà dunque che i francesi ritrovino la concentrazione necessaria, se sperano di ribaltare un pronostico che al momento li vede sfavoriti.